la displasia del gomito
Luca Romano e Sofia Stillitano
Scritto 5 anni 7 mesi fa a cura di
Con il termine Displasia del gomito si indica una sindrome clinica caratterizzata da zoppia con rapida formazione di artrosi in cani giovani generalmente di taglia grande. La displasia del gomito comprende varie patologie:
• mancata unione del processo anconeo (UAP)
- frammentazione del processo coronoideo mediale dell ulna (FCP)
- Osteocondrite disseccante del condilo omerale mediale (OCD)
- incongruenza articolare
Essendo , come la DISPLASIA DELL'ANCA, una patologia multifattoriale con base ereditaria, viene inclusa nei controlli delle patologie scheletriche ufficiali.
Lo sviluppo della displasia del gomito è molto complesso, anche perchè sono varie le manifestazioni che può avere, però si può identificare come causa comune a tutte le malattie una asincronia nella crescita delle 3 ossa che compongono l'articolazione del gomito ( radio ulna e omero), predisponente è l obesita del cucciolo.
La classificazione attuale della displasia del gomito in sede di certificazione è in 4 gradi:
• grado 0: gomito normale
• grado 1: artrosi lieve (osteofiti meno di 2mm)
• grado 2: artrosi moderata (osteofiti tra 2 e 5mm)
• grado 3: artrosi grave (osteofiti oltre 5mm) oppure una evidenza di una delle 4
Manifestazioni
La sintomatologia della displasia del gomito , in tutte le sue manifestazioni, è la zoppia, questa insorge in età precoce ( 4-8 mesi), a volte la zoppia migliora per poi ripresentarsi aggravata con lo sviluppo di artrosi.
La diagnosi può essere fatta sia su cani con sintomatologia, che con le radiografie giovanili (5 mesi).
Dato lo sviluppo rapidissimo della artrosi nell'articolazione del gomito e data l'impossibilità di trattarla efficacemente una volta comparsa è raccomandabile eseguire la diagnosi più precocemente possibile, meglio se in assenza di sintomatologia, cosi potranno essere presi i giusti provvedimenti.
La terapia è diversa tra i soggetti giovani , in cui la diagnosi è stata fatta precocemente, ed i soggetti adulti in cui è già molto evidente il processo artrosico.
Nei giovani la terapia migliore è quella di tipo chirurgico, volta a ridurre o ritardare il più possibile lo svilupparsi di osteofiti nella articolazione;
Negli adulti, si usa una terapia medica conservativa volta a limitare il dolore e mantenere una buona qualità di vita.
In tutti i casi può giovare il nuoto e la riduzione del peso del soggetto.
In tutti i casi può giovare il nuoto e la riduzione del peso del soggetto.
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