La Leishmaniosi
Quante volte ne abbiamo sentito parlare? Quante volte viene confusa con la Filariosi? Quante volte ci chiediamo se il nostro cane è protetto? Se facciamo abbastanza o se siamo paranoici e facciamo troppo?
Cosa è la Leishmaniosi?
La leishmaniosi è una malattia infettiva causata da un PROTOZOO, non un batterio, non un virus, ma un organismo unicellulare (composto da un'unica cellula) in grado di svolgere tutte le funzioni della vita vegetativa e di relazione.
E’ una malattia diffusa a livello mondiale, presente nel bacino mediterraneo e quindi anche in Italia praticamente in tutte le zone marittime e anche in alcune regioni dell’interno.
Nell’Europa meridionale è presente Leishmania infantum, l’agente della Leishmaniosi canina (i canidi rappresentano il serbatoio dell’infezione), che è anche una zoonosi, cioè una malattia degli animali che può essere trasmessa all’uomo ad opera del vettore (un agente, generalmente un insetto, che trasmette la malattia da un soggetto all'altro).
In Italia si segnalano circa 150-200 casi umani di Leishmaniosi all’anno.
Il vettore responsabile della trasmissione è un piccolo insetto, il flebotomo o pappatacio, una sorta di piccola zanzara.
La diffusione dell’infezione è dunque strettamente legata alla presenza dei flebotomi sul territorio.
Come si infettano i cani?
Non è semplice descrivere il ciclo vitale della leishmania in quanto ha un meccanismo particolare di diffusione.
Il vettore (zanzara) si contagia pungendo e nutrendosi del sangue di un soggetto infetto ( cane, ratti e volpi in Italia, occasionalmente anche l'uomo).
La leishmania si sviluppa e diventa matura all'interno della zanzara, dove si moltiplica nella sua forma più infettante e si localizza a livello della proboscide del flebotomo.
Quando la zanzara infetta punge un vertebrato ( cane, uomo ecc) trasferisce il protozoo che entra nel circolo sanguigno, in particolare nei macrofagi ( cellule che fanno parte del sistema immunitario e che sono le deputate all'eliminazione degli agenti infettanti di qualsiasi genere) dove si moltiplica fino a far scoppiare il macrofago stesso che la conteneva.
Osservazioni pratiche:
Se il cane del mio vicino è infetto può infettare il mio?
Il contagio non può avvenire direttamente da cane a cane, ma per contrarre la malattia è necessario che il cane venga punto da una zanzara infetta.
Tuttavia i Flebotomi responsabili del trasporto della malattia compiono voli di breve durata ed estensione (poche centinaia di metri, anche se in esperimenti di campo (la massima distanza registrata è stata di2,3km.) Quindi il cane del vostro vicino potrebbe funzionare da serbatoio ed infettare flebotomi che a loro volta andrebbero a pungere altri cani nelle vicinanze con la possibilità di infettarli
Quali sono i momenti nei quali queste zanzare sono più attive?
Il pasto di sangue da parte dei flebotomi si compie generalmente durante le ore notturne, con picchi intorno alla mezzanotte ed un’ora prima del sorgere del sole; si parla anche di un picco immediatamente dopo il tramonto (Killick-Kendrick, 2002). Una singola puntura può essere indolore ma l’attacco di più flebotomi provoca quasi sempre un certo dolore. Nel sito dove è avvenuta la puntura può manifestarsi una reazione cutanea locale con prurito e un piccolo bottone infiammatorio
Come posso capire che il mio cane ha la leihsmania?
I sintomi della malattia sono di difficile interpretazione, infatti spesso sono aspecifici ( ovvero sono sintomi comuni a molte malattie) e non talmente gravi da attirare l'attenzione del proprietario.
L'infezione può essere asintomatica per mesi o addirittura anni.
Tra i sintomi più comuni troviamo: perdita di peso associata ad appetito mantenuto o aumentato, polidipsia( maggiore sete e abbeveraggio) poliuria ( maggiore produzione di urina), diminuzione del tono muscolare, depressione, vomito, diarrea, febbre,tosse, epistassi(perdita di sangue dal naso) e melena (presenza di sangue nelle feci).
Molto comunemente è presente una sintomatologia cutanea, anche in questo caso molto varia, tipica è la forma del cane con gli occhiali, detto così perché perde il pelo intorno agli occhi mimando la presenza di occhiali
Si possono manifestare anche alopecia diffusa ( aree più o meno estese dove il pelo cade lasciando la pelle esposta), zone dove la pelle sembra inspessita (ipercheratosi), pelo opaco, forfora, croste, lesioni nelle regioni del labbro, orecchie, cuscinetti ( ulcere).
La maggior parte dei decessi dovuti alla leishmaniosi è dovuta alla patologia renale cronica che si sviluppa mentre l'organismo cerca di combattere il protozoo.
Quindi anche se il mio cane non ha sintomi potrebbe avere la Leismhaniosi?
Si, ecco perchè è opportuno fare dei controlli con cadenza annuale.
Come si diagnostica la Leishmania?
Routinariamente viene effettuato un test rapido ambulatoriale che ricerca gli anticorpi che l'organismo ha prodotto contro la Leishmania. Il test viene fatto in ambulatorio e per farlo è sufficiente un prelievo del sangue, la risposta è pronta dopo alcuni minuti.
Il test rapido, tuttavia, a volte può dare falsi negativi o falsi positivi, possiamo dire che questi test sono attendibili in una percentuale che varia dal 98% al 99,3% in base alla tipologia di test usata.
Una volta che il test ha mostrato un esito positivo si procede con un secondo prelievo di sangue e si valuta l'elettroforesi proteica ( che ci dice quali proteine sono presenti nel sangue e in quali quantità) e un profilo biochimico completo tramite il quale si valuta principalmente la funzionalità organica (dei reni, del fegato ecc).
Se l'esito del test è negativo ma la sintomatologia clinica potrebbe essere sovrapponibile a quella della leishmaniosi si passa ad esami piu' approfonditi, quali ago aspirato linfonodale e pcr ( ovvero proprio la ricerca del protozoo).
Come posso proteggere il mio cane dalla leishmaniosi?
Vi sono molti accorgimenti che possiamo prendere in questo verso, il primo e più importante di tutti, anche se spesso sottovalutato, e' la lotta contro il vettore, contro queste piccole zanzare.
Innanzitutto se abbiamo un giardino eliminiamo le fonti di acqua stagnanti, trattiamo le siepi e le piante.
Evitare le uscite negli orari di maggior presenza del pappataceo è difficile, soprattutto in estate quando risultano essere le ore più fresche e quindi le uniche ore nelle quali godersi una buona passeggiata.
Sono in commercio alcuni collari antiparassitari che funzionano da repellenti e che sono sicuramente, per avere una maggiore protezione, da affiancare a prodotti spot on, ovvero le comuni fialette antiparassitarie.
In entrambi i casi quando le acquistate controllate che sia specificatamente riportata la loro azione contro i pappatacei.
Ci sono inoltre alcuni prodotti naturali che risultano essere dei validi aiuti, soprattutto se usati in sinergia con i precedenti. Potete per esempio spruzzare dell'olio di neem sul pelo del cane prima di uscire con lui. L'utilizzo dell'aglio nella razione alimentare in piccole dosi ( in dosi troppo elevate risulterebbe essere tossico) dona all'animale un odore non gradevole per queste piccole zanzare.
Se vivete in zone dove la leishmania è endemica (ovvero dove i casi sono molti), è consigliabile l'uso di zanzariere sia su porte e finestre che nella zona in cui il cane risiede (per esempio cuccia o giardino).
Purtroppo non esiste un metodo efficace al 100%, sicuramente utilizzare questi accorgimenti diminuisce notevolmente la probabilità di contrarre la patologia.
Negli ultimi anni è stato messo in commercio un “vaccino” contro la leishmaniosi, ma data la complessità dell'argomento verrà trattato in un articolo apposito.
E se il mio cane ha preso la leishmania cosa devo fare?
Ci sono sicuramente diverse tipologie di cureche potete valute con il vostro veterinario in base alle condizioni cliniche del soggetto e con andamento semestrale o annuale vi saranno dei controlli da fare sul sangue per valutare lo stato della malattia.
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