Il silenzio dei...colpevoli

Michela Sgrò
Tempo di lettura stimato: 
4 minuti

Avere un cane si sa, è la gioia della vita.

Svegliarsi, riempirsi di bacini, grattini, coccoline, rutti, scoregge, distruzione della casa...

Uscire insieme, passeggiando e camminando passo passo come in simbiosi, farsi trascinare da un carro armato che vuole spiumare i piccioni o staccare le code alle lucertole...

E poi mangiare insieme…che cosa meravigliosa vedere il tuo cane mangiare delicatamente nella ciotola diventata ormai un'arma che oscilla tra i suoi denti, spantegando carne e riso.

Poi di nuovo le passeggiate insieme, dolci e romantiche, all'insegna della sopravvivenza contro un temibile maltese che ha fatto l'errore di guardare il tuo cane scodinzolando...

Poi il pomeriggio/sera…

Aaaaah.

La parte migliore, quando il tuo cucciolotto posseduto si sdraia a letto, pronto per fare la nanna, ma che poi ci ripensa e ti disfa il letto tirando il piumone, scucendolo, sbavandolo e rendendolo un asciugamano da bidet.

Altra passeggiata e poi la nanna insieme, il momento più dolce, quello in cui ti si acciambella attaccato come una cozza sullo scoglio e che, all' ultimo (all' ultimo inteso come le 2:00 del mattino), decide di prenderti per i capelli perchè evidentemente la piega liscia nun glie piace, meglio un bel mosso spettinato da scappata de casa.

Si, è bellissima la vita con un cane, finché si tratta di un pelouche.

Dopodiché, dopo aver preso un cane, dopo aver preso un 4 zampe ritardato che quando cammina muove il culo come se fosse una mongolfiera, ti rendi conto che in casa, in qualunque momento, quando c'è silenzio, no, non è MAI un buon segno.

Nemmeno in bagno, quando lasci accidentalmente la porta aperta e dalla cesta della biancheria spuntano calzini, tappeto e felpa, che naturalmente non ritrovi più nella cesta, ma sparsi per casa nei posti più impensabili, compreso sotto il letto.

cane bagno

Il tuo reggiseno è ormai diventato una spugna per pulire il cesso, il tappeto è ormai uno straccio sfilacciato stile anni 70, i calzini…quelli ancora lì devi trovà.

Nel frattempo citofona il corriere, e Psyco esce da sotto il letto con i calzini in bocca.

Il corriere arriva, Psyco è li, con i calzini in bocca, il dente che spunta.

E ringhia.

Ringhia con i calzini in bocca.

Un temibile cane da guardia che, se mai dovessero entrare i ladri, glie dà pure il benvenuto con l'ossetto in bocca.

In casa nostra il silenzio non esiste nemmeno durante i pasti. Quando c'è silenzio vuol dire che, o l' ha fatta, o la sta facendo.

E infatti, dopo un po' che giri per le camere, trovi sta rimbambita con ancora il famigerato pacco de fazzoletti in bocca, ovviamente SEMPRE-SUL-LETTO.

Nemmeno quando se dorme il silenzio è buona cosa.

Dorme? No no no. È sotto il letto a squarciare quel povero pupazzetto, la cui unica colpa è stata quella di suonare.

E tu stai lì, a guardare Tortura Cinese sventrare quel povero finto riccio ormai diventato na cimice.

La fortuna è che, almeno, non manda odore.

Talvolta capita che mi sveglio presa da un freddo boia. Questo perché? Perché la Miss Rutto Libero, che ha sempre voglia di giocare in piena notte, prende il lembo del piumone e lo tira, scoprendoti.

Ti addormenti da essere umano, te risvegli cubo de ghiaccio ormai prossimo ad esalare l'ultimo respiro.

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Prima o poi Psyco volerà dal balcone...

Questo quando avrò il balcone.

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