Il Riporto

Alessandro Manduzio

Il riporto è una specifica attività che unisce dinamismo, prontezza di riflessi ed attenzione nella quale al cane viene lanciato una pallina oppure un qualsiasi altro tipo di oggetto, con il fine di rincorrerlo, "catturarlo" con la bocca e riportarlo indietro per prepararsi  a rincorrerlo nuovamente.

Di solito la maggioranza dei cani ottiene un bella soddisfazione ed appagamento nell'inseguire oggetti lanciati dagli umani, è uno dei  giochi che generalmente riscuote più successo e per questo potrebbe essere visto come una facile soluzione per far sfogare il cane tutti i giorni. Effetivamente lo è ma teniamo a mente di non abusarne troppo perchè se diventasse l'unica attività proposta all'aria aperta, potrebbe diventare una vera e propria ossessione.  Dimenticandosi di tutto quello che li circonda potrebbero arrivare  addirittura a fissarci con insistenza  solo ed esclusivamente  attendendo il momento del lancio con il rischio di non godersi in pieno lo svago dell'uscita ed anzi, con il non essere prontamente soddisfatti in questo  bisogno, vi sarebbe inoltre un inutile accumulo di tensione emotiva.  Quanti cani piccoli o grandi  vediamo nei parchi letteralmente ipnotizzati da una palla abbaiare nervosamente ed insistentemente verso i loro umani proprio per questo motivo??

Ovviamente non tutti  amano correr dietro ad un oggetto per restituircelo; ce ne sono alcuni che mostrano un certa riluttanza nel volerlo riconsegnare nelle nostre mani. Per loro il vero spasso sta nel conquistare la pallina e non lasciarla più e se inoltre ci mettiamo pure a rincorrerli per rientrarne in possesso, ecco che il gioco per il cane diventa ancor più esaltante!  A volte incosciamente fomentiamo questo tipo di atteggiamento inscenando veri e propri inseguimenti con tanto di finte e smarcature che è effettivamente agli antipodi del senso stesso del riporto e sarebbe da evitare proprio per l'eccitamento che ne consegue, che porterebbe il nostro amico a preferire sempre l'essere rincorso a discapito di quello che vogliamo veramente da lui.

Se il nostro amico non mostra una certa propensione a mollare un oggetto non dobbiamo neppure pensare che lo faccia per dispetto!!  L'inseguire e "catturare" un qualcosa in movimento sono comportamenti che si ricollegano  infatti all'istinto predatorio del cane e pertanto vengono semplicemente riproposti in un contesto che può richiamare  l'inseguimento di un altro animale. Tra una pallina ed una  lepre in questi momenti non c'è alcuna differenza. Anche per questo, consideriamo che il depositare un oggetto conquistato è un comportamento che entra dichiaratamente in conflitto con la logica di chi, catturata una  preda, si appresta a consumarla.

In sostanza dobbiamo insegnare al cane a far un qualcosa che non è esattamente in linea con la sua maniera di pensare.

 

Giocare al riporto 

 Il Golden Retriever fa parte di quelle razze da caccia selezionate per il riporto della selvaggina, predisposte fin dalla nascita per tale scopo e quindi fortemente motivate a lasciar quello che hanno preso per riprendere istintivamente  l'inseguimento... e non potrebbe essere altrimenti!  Cacciatore e cane lavorano quasi all'unisono, collaborazione e intesa tra i due sono principi da sempre alla base di una perfetta battuta di caccia fin dall'era primitiva quando la nostra collaborazione iniziò.   Se pensiamo che in inglese il verbo to retrieve significa proprio riportare possiamo farci già un'idea  di quale caratteristica è stata affinata e perfezionata  in questi spendidi animali.

In generale quindi amano molto prendere qualsiasi cosa gli venga lanciata, per cui saranno più facilmente propensi a farsi coinvolgere nel gioco. Proviamo a dare alcuni consigli pratici, come al solito senza pretese e tenendo a mente che il riporto deve essere un'attività giocosa, qualsiasi cosa venga insegnata dovrebbe avere sempre questo spirito, con l'obiettivo finale di stringere ancor di più la nostra relazione uomo/cane.  Prendiamo un oggetto che piace al cane, e tiriamoglielo. Una volta raggiunto e preso, la prima cosa da fare è richiamare il nostro cane con un tono rilassato e se vediamo il suo iniziale tentennamento, proviamo ad allontanarci nella direzione opposta richiamandolo sempre con lo stesso tono pacato ed invitante. Appena ci raggiunge, oltre che lodarlo non dobbiamo però togliergli di bocca quel che abbiamo lanciato.

Non dimentichiamo che lo scopo deve essere farlo lasciare. Quando si avvicina, quello che dobbiamo fare è insegnare la tecnica dello scambio; proprio per questo è bene munirsi di un altro oggetto di pari valore, come può essere, se decidiamo di usare una pallina da tennis...un'altra identica.

riporto, retrieving

 

Nel momento che il cane decide di dirigere la sua attenzione verso l'altro oggetto che abbiamo tra le mani (a noi catturare il suo interesse) e sta quindi per mollare la presa dovremmo associare una parola, un "lascia" per esempio, e tirare quindi l'altro giocattolo/pallina. Ripetendo questa azione il meccanismo con il tempo sarà chiaro, l'obiettivo è cercare di lavorare sulla fiducia del cane che non avrà motivo di esprimere la sua naturale possessività in quanto la sua attenzione sarà spostata nel gioco stesso del riporto.

Per i cani che invece non hanno particolare attidudine nell'inseguimento, un buon trucco potrebbe essere quello di giocare  noi per primi con l'oggetto da tirare in modo da catturare la sua curiosità oppure usare dei riportelli (in gergo sono degli strumenti nati per lo scopo) con una tasca nella quale vengono inseriti dei premietti.

Quello che abbiamo descritto è solo un esempio di riporto amatoriale, per chi volesse addentrarsi nell'addestramento  esistono scuole specifiche per prepararsi a vere e proprie gare, per quella che è una disciplina sportiva a tutti gli effetti .


 

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Mi chiamo Ilaria Andreatta e sono educatore cinofilo FISC, istruttore e giudice Treibball riconosciuto AIT.

 

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