Il Canicross

Alessandro Manduzio

Fare attività con il nostro cane quotidianamente, contribuisce a rinforzare indubbiamente il legame chi ci unisce; in questo articolo parleremo di uno sport che sta sempre più prendendo piede,  un semplice suggerimento per rompere la monotonia, far qualcosa di diverso e chissà, se la cosa appassiona, iscriversi anche a vere e proprie gare!

E’ una disciplina che deriva dal mushing, ovvero dalle competizioni di corse con cani da slitta. Durante il periodo estivo, infatti, si aveva l’esigenza di tener allenati i cani per non far perdere il tono muscolare, il canicross fondamentalmente nasce così.

Consiste nel correre con il proprio cane davanti a noi, legato alla vita mediante una corda di circa due metri agganciata alla pettorina.

Vediamo in dettaglio:

Pettorina: leggera e resistente, deve adattarsi perfettamente alla conformazione fisica del cane e non essere di impedimento nei suoi movimenti. Vengono preferite particolari pettorine ad H, oppure quelle specifiche per cani da slitta adatte a distribuire meglio lo sforzo della spinta.

Linea di tiro: In gergo è chiamata così la corda che ci lega al cane, deve avere una parte elastica per ammortizzare gli eventuali strattoni, munita di moschettoni a sgancio rapido in caso di emergenza.

Cintura: il cinturone che abbiamo legato in vita, presenta generalmente una parte rinforzata ed imbottita nella zona della bassa schiena proprio per prevenire eventuali infortuni da “traino”. Inoltre avere le mani libere aiuta il nostro stesso movimento della corsa nella maniera anatomicamente più appropriata.

 

PRECAUZIONI

Nel canicross il corridore deve pensare prima di tutto al suo compagno di allenamento e poi a se stesso. Non dimentichiamo che il nostro cane, entusiasta di qualsiasi attività possa fare con il suo umano, ci seguirebbe fino allo stremo e potrebbe quindi incorrere in infortuni o problemi più seri. Prima cosa da fare è un bel check-up medico per entrambi, escludendo qualsiasi problematica di natura fisica.

Una volta che si inizia a correre, dovrebbe valere lo stesso principio di allenamento umano, non possiamo partire con sessioni prolungate ma applicare uno schema progressivo di tempo e distanza.

Teniamo a mente che il suo corpo deve adattarsi ad uno sforzo prolungato e continuato, all’inizio potrebbero anche muoversi con una traettoria a zig zag oppure, essendo naturalmente più veloci, cercare di inutilmente di distanziarci. Ci vuole pazienza, perché l’obiettivo è appunto fare una corsa insieme, trovare il giusto compromesso di velocità ed imparare i pochi comandi che servono ad indirizzarlo nel tragitto.

Un’altra importante precauzione da ricordare è la temperatura. Loro non sudano  come noi, la traspirazione del cane avviene principalmente attraverso la bocca ed i cuscinetti, quindi considerare vivamente la possibilità di portare una borraccia d’acqua e permettergli una bevuta quando serve (comunque mai esagerare durante la corsa) . Anche per questo, nel canicross, si esce a correre  con  una temperatura massima esterna di 20 gradi.

Le uscite e l'allenamento quotidiano dovrebbe essere fatto in terreni morbidi (erba, terra) per evitare il sovraccarico nelle articolazioni e soprattutto per preservare i cuscinetti da terreni abrasivi come l’asfalto.

Le gare ufficiali infatti prevedono percorsi nello sterrato molto simili alle competizioni di corsa campestre.

Un altro fattore da tenere in considerazione è l’età dell’animale. Differenze di razza a parte, dopo l anno di età la struttura fisica di un cane normalmente inizia a consolidarsi avviandosi alla sua forma definitiva. Sarebbe consigliabile quindi, consiglio valido per qualsiasi sport, iniziare più o meno, intorno a questa età.

canicross

 

RAZZE ADATTE

In realtà non esiste un’unica razza, quasi tutti i cane sani e con più di un anno di età sono adatti al canicross per praticarlo sia in forma amatoriale che a livello ufficiale in competizioni. Generalmente quelle più portate sono di razza medio-grande tra i 20kg e i 30kg in modo da sfruttare in pieno il fatto di poter correre sotto la spinta dei nostri amici. Obiettivamente un Carlino oppure un San Bernardo potrebbero avere serie difficoltà, per problemi respiratori il primo e per eccessiva massa il secondo; ci sono ovviamente alcuni tipi di cani naturalmente più portati, come per esempio quelli di razza nordica (Siberian Husky e Malamute) o alcuni cani da caccia.

 

Quello che realmente importa è trovare un cane al quale piaccia la corsa, che sia necessariamente motivato e che si diverta con il proprio umano. La chiave è sempre quella, il fine ultimo è migliorare e fortificare la relazione con i nostri animali.

 

Per saperne di più invitiamo a visitare il sito http://www.canicross.it/

oppure la pagina FB: https://www.facebook.com/Canicross-Italia-CSEN-963919800309369/

Due varianti di questo sport sono il Bikejoring  (cane + bicicletta) e lo Scooter Joring   (cane + un mix tra una bicicletta ed un monopattino)

 


 

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