Rischio Avvelenamento

Alessandro Manduzio

La voglia di curiosare in giro è una delle caretteristiche principali che definisce la natura esplorativa dei nostri cani e l'unica maniera che hanno per rendersi conto ti ciò che li circonda è sondare il terreno, annusare e spesso assaggiare tutto quel che gli capita a tiro. L'avvelenamento di un cane può essere provocato da molteplici sostanze, non solo da qualcosa che può avere scovato fortuitamente durante una passeggiata ma è bene tener presente che i potenziali pericoli si possono insidiare anche fra le rassicuranti quattro mura di casa... un armadietto dei medicinali dimenticato aperto, il secchio per lavare i pavimenti lasciato a portata di muso, un barattolo di vernice semiaperto oppure le insidie che si nascondono perfino in alimenti di normale consumo umano che involontariamente possono essere mangiati (link articolo "i 10 alimenti che fanno male").

Purtroppo questa loro spiccata voglia di provare tutto a volte finisce per metterne a repentaglio la salute e se consideriamo inoltre che non possiamo fisiologicamente vigilare 24 ore su 24... cosa possiamo fare di fronte ad un sospetto caso di avvelenamento?

avvelenamento cani

 

Gli effetti sono vari e di fronte ad un improvviso comportamento anomalo la chiave rimane sempre il tempismo nel contattare subito il nostro veterinario. Solitamente quando c'è un avvelenamento ci sono alcuni sintomi che possiamo elencare indipendentemente dalla sostanza nociva responsabile e per aiutare ad avere un riferimento generale. I primi istanti sono essenziali considerando inoltre che lo stato dell'animale può peggiorare rapidamente, impiegare alcune ore o in alcuni casi anche giorni a seconda di diversi fattori quali il peso, stazza del cane, il tipo di veleno e la quantità ingerita.

Ognuno di noi conosce bene il proprio cane, quindi qualsiasi comportamento fuori dall'ordinario dovrebbe metterci in allarme, questo non vuol dire che dobbiamo di certo andare in paranoia ma l'osservazione di alcuni sintomi reiterati, il loro aumento o la loro diminuzione sono fattori importanti ai fini dell'evaluazione dello stato fisico del nostro amico.

 

Tra i sintomi più comuni legati all'assunzione di una sostanza nociva ci sono:

  • Sonnolenza improvvisa o apatia
  • Scialorrea ovvero salivazione eccessiva
  • Tremori e spasmi muscolari
  • Vomito o diarrea accompagnate a volte da tracce di sangue
  • Nervosismo ed uno stato di ipereccitazione improvvisa
  • Pupille dilatate
  • Cambio di colore delle mucose, un cane sano ha una colorazione rosa, umida e brillante..variazioni dal bianco fino a colorazioni scure dovrebbero metterci in allarme
  • Atassia ovvero mancanza di coordinazione
  • Tachicardia o problemi respiratori
  • Poliuria eccessiva o anormale produzione di urina
  • Rigidezza muscolare
  • Emorraggia da naso o altri orifizi
  • Polidipsia ovvero sete smisurata
  • Irritazione della pelle ed eruzioni cutanee
  • Dolore intenso legato a guaiti non abituali nel cane
  • Mancanza di appetito fino ad arrivare ad anoressia

 

E'bene ricordare che esistono tre tipi di intossicazione:

 

Per INALAZIONE: avviene quando il cane annusando a terra accidentalemente viene a contatto con un veleno che viene assorbito dal suo organismo attraverso le vie respiratorie

Per CONTATTO CUTANEO: quando il cane si rotola e si strofina l'avvelenamento può avvenire attraverso l'epidermide.

Per INGESTIONE: ingerendo qualcosa oppure attraverso il contatto con le mucose

 

COSA FARE IN CONCRETO ?

Chiamare subito il veterinario e dare più informazioni possibili, se abbiamo dei sospetti su cosa possa essere la causa, comunicare la marca del prodotto, il suo principio attivo, i sintomi del cane, la quantità che secondo noi è stata assunta, raccogliere eventualmente un campione e, cosa molto importante, indicare da quanto tempo è avvenuto il fatto. Il veterinario, in attesa di poter visitare il cane indicherà il primo soccorso adeguato in base alle indicazioni che potremmo fornirgli quindi in questa fase è molto importante rimanere lucidi e non farsi prendere dal panico, contano i dettagli. Quando si è all'oscuro dei fatti, istintivamente una delle prime cose alla quale si pensa è indurre il vomito, un'azione che però va valutata esattamente come le altre. Da non fare se il nostro cane è incosciente, perchè rigurgitare potrebbe farlo soffocare e da non fare se per caso la sostanza ingerita risultasse essere corrosiva o irritante (potrebbe aver ingoiato anche un qualcosa di appuntito e tagliente per quel che ne sappiamo), tutto quello che otterremo sarebbe danneggiare ulteriormente tutto il tratto digestivo, bocca compresa! Altra cosa da tenere in considerazione, il quando è avvenuta l' assunzione, farlo consapevolmente pochi istanti dopo è un conto ma se il veleno è in circolo da due o più ore sarà inutile farlo rigettare, la digestione avrà già fatto il suo corso. Non diamo nemmeno nessun tipo di liquido (acqua, latte) o cibo fino a quando non sapremo con precisione cosa fare.

COME FARLO VOMITARE

Fino a quando non si arriva in ambulatorio seguiamo scupolosamente quanto ci viene detto dal nostro veterinario, con il cane cosciente e in caso si debba veramente indurre il vomito usiamo:

 

  • acqua e sale : sciogliere 3 cucchiaini di sale in un bicchiere d’acqua, mescolare cercando di ottenere una soluzione salina sovrasatura ovvero fino a quando sul fondo del bicchiere rimane del sale non disciolto, tenendo però in considerazione che anche elevate quantità di sale possono essere tossiche per un cane, se non vomita subito inutile insistere con svariati tentativi. Sistema efficace anche solo usando una manciata di sale grosso da far ingoiare direttamente.

  • acqua ossigenata con una siringa come riferimento, circa 1 ml di acqua ossigenata per kg di peso del cane diluita in acqua in parti uguali, attendere 5/10 di minuti ed in caso di insuccesso ripetere il procedimento un'altra volta.

 

Usando la siringa per la somministrazione del liquido, aspirare la soluzione che abbiamo preparato, togliere l'ago, sollevare il labbro superiore da un lato della bocca e cercare il riferimento appena dietro i canini superiori del cane dove solitamente c'è uno spazio libero che facilita l'inserimento. Non c'è bisogno di spalancare la bocca ma tenendo la testa leggermente sollevata l'iniezione va dosata lentamente per evitare che vada di traverso e dando quindi al nostro amico la possibilità di deglutire naturalmente.

 

Se l'intossicazione è avvenuta per contatto con polvere o altro tipo di sostanza che continene olio o parti grasse, spazzolare il pelo il più possibile e bagnare con acqua tiepida, se è il caso, usare un sapone per rimuovere eventuali residui. Se rimane in ogni caso traccia, il rischio che continui la sua azione nociva c'è, non facciamoci troppi problemi e tagliamo le ciocche di pelo interessate.

 

Un elenco di alcune sostanze pericolose (usate purtroppo anche per preparare esche velenose)

 

 

ORGANOFOSFORICI o CARBAMMATI (Antidoto: Atropina Solfato)
Entrambi i composti sono usati fondamentalmente per insetticidi erbicidi ed antiparassitari.
Si presentano come cristalli dai toni bianco o tendenti al giallo, la tossicità è per ingestione, ma possono esserlo anche per contatto con la pelle dell'animale come per inalazione. Agisce dopo circa 30 minuti

Alcuni dei sintomi: lacrimazione,scialorrea, vomito, coliche, diarrea, incontinenza, tremori, rigidità muscolare, convulsioni

METALDEIDE (non esiste antidoto uno specifico affidarsi alle terapie veterinarie)


        metaldeide

E’ il principale componente dei veleni usati in agricoltura e giardinaggio (lumachicidi), si presenta con una colorazione azzurra o verde, tossica per ingestione. Agisce dopo le prime due/tre ore dall'assunzione.

Alcuni dei sintomi: agitazione,spasmi, dilatazione delle pupille,convulsioni, diarrea color verde e vomito con caratteristico odore di formaildeide, ipetermia (42 43 gradi)

 

RODENTICIDI (Antidoto: Vitamina K)

Il principale uso è la deratizzazione, fatto di granuli rosso,tendenti al blu o fucsia oppure in bustine con un liquido blu o contenuto in piccole cialde nere. I più diffusi sono ad azione anticoagulante, può agire tra i primi 30 minuti fino a svariati giorni dopo l'assunzione quindi non facile da capire subito se non presenti sul posto.

Alcuni dei sintomi: mucose pallide, anoressia, sete eccessiva, affaticabilità, emorragie di diverso tipo,ematomi sottolinguali

 

STRICNINA (non esiste antidoto uno specifico affidarsi alle terapie veterinarie)

E’ un pesticida molto potente, uso principale veleno per topi
Si trova sottoforma di polvere bianca, è tossica per ingestione e viene metabolizzata molto rapidamente tra i 10 ed i 30 minuti.

Alcuni dei sintomi: ipereccitabilità, convulsioni, respirazione alterata, contrazioni muscolari che aumentano con qualsiasi stimolo esterno

 


TALLIO e ARSENICO (non esiste antidoto uno specifico affidarsi alle terapie veterinarie)

Sostanze velenose che possiamo trovare nei veleni per topi e scarafaggi ed altri insetti. I sintomi possono comparire tra i 30 minuti fino a diverse ore dalla sua ingestione.

Alcuni dei sintomi principali: anoressia, vomito, disidratazione, debolezza, assenza o rallentata risposta agli stimoli esterni , diarrea emorragica.

 

PAREQUAT (non esiste antidoto uno specifico affidarsi alle terapie veterinarie)

E' un erbicida piuttosto potente che può avere effetti per ingestione, contatto della pelle o semplice inalazione. Assicurarsi che i posti all'aperto dove portiamo il nostro cane ne siano privi o almeno siano passate più di 3 settimane (tempo nel quale il prodotto inizia a degradarsi).

Alcuni dei sintomi: mucose irritate, ulcere in bocca,letargia, dopo qualche giorno problemi respiratori come edema e fibrosi polmonare

 

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