Cuccioli e bisogni in casa

Alessandro Manduzio

Cosa c'è di più bello dell'arrivo di un cucciolo in casa? Il tanto desiderato sogno di avere un cane  in carne e pelo finalmente concretizzato davanti ai nostri occhi!  Tutti  ricordiamo con piacere e con un pizzico di nostalgia il fatidico primo giorno, le varie raccomandazioni di amici e parenti, la sua prima dormita, la sua prima corsa e poi eccola, puntuale come un orologio...  l'immancabile pipì sul pavimento!! Che sia stato solido o liquido, come dimenticare dunque  il suo primo bisognino casalingo??  Ed è proprio di bisogni che proveremo a parlare in questo articolo senza avere la pretesa di trovare una soluzione definitiva o sbrigativa ma provando a dare alcuni semplici consigli pratici per aiutare ad affrontare una tappa che per forza di cosa dovremmo  imparare a gestire con la necessaria calma.

 

PAZIENZA

Il primo elemento imprescindibile è proprio la pazienza. Un cucciolo è alla stessa stregua di un neonato, non possiamo pretendere che appena arrivato ed in poco tempo impari a trattenersi o capisca subito dove e come farla, d'altronde se ci pensiamo, ad un bebè gli si mette il pannolino e non gli si indica certamente la porta del bagno. Soprattutto non dobbiamo assolutamente pensare che il nostro cane, a differenza di quello bravissimo del vicino,  non imparerà mai e sia un caso irrecuperabile. Una cosa è certa, ognuno ha le sue tempistiche per qualsiasi cosa ma tutti  alla fine apprendono, chi prima e chi dopo.

I cuccioli  durante le primisime settimane di vita  non si preoccupano assolutamente delle proprie deiezioni  e del posto in cui farle, per questo infatti ci pensa la madre a pulirli ed addirittura mangiare quel che rimane, eliminando di fatto ogni traccia dalla cuccia.  Quest'ultimo comportamento può trovare una spiegazione se rammentiamo l'imparentamento con il  lupo, un modo per non lasciare possibili tracce odorose per  potenziali predatori che si aggirano nelle vicinanze.  A partire dalla quinta settimana di vita i piccoli si accingono timidamente ad allontanarsi dalla propria madre e se fino a quel momento tutto il loro mondo iniziava e finiva con la tana,  con l'esplorazione di nuovi ambienti, si esce fuori da questi confini e si dà il via all'acquisizione delle prime esperienze relative allo spazio che li circonda.  Si scoprono nuovi odori, nuovi oggetti dalle forme più o meno rassicuranti e, cosa da non sottovalutare, si prende condifenza  con vari tipi di suolo fatti di materiali diversi dove poter poggiare per la prima volta le zampotte.  tSi testa quindi  la differente consistenza  che può andare da un terreno irregolare fatto di ciottoli ad uno più morbido di sola erba oppure anche un tappeto o delle semplici mattonelle. Ed è proprio facendo ciò, muovendosi e curiosando in giro, che in questa fase si sviluppa  il cosidetto "substato di preferenza".

Intorno ai due mesi di vita circa,  oltre ad impararare i primi rudimenti di socializzazione  attraverso la normale interazione fra loro (vedere articolo CENNI SULLA SOCIALIZZAZIONE) ,  i cuccioli, potendo allontanarsi dalla mamma, incominciano ad acquisire una preferenza per un determinata superficie dove poter fare i loro bisogni. 

Come possiamo agevolare questo processo di apprendimento?

Solitamente una grossa mano ci viene dall'allevatore che se avrà fatto il proprio compito,  avrà favorito senz'altro i primi approcci esplorativi perchè  a poco più di 8 settimane, la responsabilità passa di fatto alle nuove famiglie.  Adesso tocca a noi continuare il lavoro.

ANTICIPAZIONE

Prima di tutto si deve considerare che un cane  a questa età non ha il pieno controllo della vescica (dobbiamo attendere tra i 5 ed i 6 mesi circa)  quindi dobbiamo agire cercando di anticipare le sue mosse ed indirizzarlo verso il luogo preposto. I cuccioli generalmente sono più propensi a "scaricarsi"  dopo un dormita, dopo l'ora della pappa e soprattutto in seguito ad una forte eccitazione come può essere una bella corsetta avanti e indietro nel corridoio di casa oppure un simpatico tira e molla con il peluche preferito. Non dimentichiamoci che parliamo di un esserino di  nemmeno tre mesi, quindi qualsiasi attività sarà estremamente eccitante e spassosa.  Solitamente ogni cane ha il suo metodo e si tratta solo di avere un po' di spirito d'osservazione, in generale potremmo dire che se vediamo che inizia a guardarsi intorno e ad accennare dei giri su se stesso, in quegli  istanti la nostra attenzione dovrà essere massima e sarà il momento giusto per accompagnare il nostro amico nel luogo desiderato. Se non abbiamo o non vogliamo usare il giardino scegliamo un angolo della casa dove avremo già sistemato una traversina o giornale o qualsiasi altra cosa che dovrà diventere il "substrato" preferito per essere utilizzato come "MOMENTANEA" toilette. É consigliabile scegliere un posto della casa e non cambiarlo e possiamo aiutarlo a capire più velocemente estendendo l'area interessata usando all'inizio  più  traversine ravvicinate per poi ridurre  lo spazio progressivamente man mano che l'accesso diventa automatico oppure usare un pò della sua stessa pipì per sporcare una di esse lasciando quindi una traccia odorosa. 

 Le traversine o similari sono certamente un comodo e pratico aiuto ed esattamente come il pannolino svolgono in pieno il loro dovere, però in fondo si tratta, come abbiamo sottolineato, di una soluzione assolutamente temporanea;  come facilmente possiamo immaginare, con l'uso prolungato tra tappeto pregiato di casa e tappeto di giornali/traversine l'associazione  potrebbe essere quasi scontata per il nostro piccolo "esploratore di substrati".  Quindi come ci dobbiamo comportare? 

ROUTINE

Dal momento che avrà superato il  ciclo di vaccinazioni iniziale la parola d'ordine sarà: USCIRE.  Armiamoci di buona volontà e ogni volta che ne abbiamo l'occasione portiamolo all'aperto per una passeggiatina, l'obiettivo è creare l'associazione per la quale i bisogni vanno fatti sempre e solo fuori le quattro mura di casa.  Nell'arco della giornata dovremmo uscire e rientrare infatti molte volte, possibilmente tenendo sempre in considerazione i momenti clou che abbiamo imparato a conoscere (dopo pasto/dormita/gioco/emozione) non trascurando ovviamente mai di riempirlo di complimenti, gratificazioni  alternati anche a succulenti premietti, una volta che ha espletato il proprio dovere.  Teniamo a mente che l'uscita per un cane, se presentata fin da piccolo nella maniera adeguata è ricca di stimoli nuovi,  puro divertimento, è cosigliabile  non rincasare subito dopo essere finalmente riusciti a fargli fare l'agognata pipì/cacca ma prolungare il giro di qualche minuto.

 A lungo andare il rientrare subito potrebbe essere visto  quasi come una punizione e quindi ispingerlo a trattenere il più a lungo possibile o addirittura aspettare di tornare a casa,  vanificando il nostro obiettivo.

 

GRATIFICAZIONE  

 In questo periodo capiterà senz'altro qualche incidente di percorso, non parliamo di macchine ma di esseri viventi che stanno attraversando una tappa delicata della loro vita e che stanno imparando a distinguere cosa è giusto fare e cosa no.  Sgridarlo  non servirà a molto, a maggior ragione se non viene colto sul fatto dato che i cani generalmente non riescono ad associare  causa/effetto se è passato del tempo dal fattore scatenante.  Rimproverare con il giusto tempismo potrebbe farli certamente smettere ma forse non per la ragione che crediamo noi ma per il semplice fatto che penserà sia sbagliato fare i bisogni in nostra presenza e quindi si sentirà libero solo quando saremo assenti  oppure  quando cambieremo stanza.  Questo se ci pensiamo può avere ripercussioni nelle passeggiate al guinzaglio, il cucciolo  non si sentirà pienamente tranquillo  e magari sarà piuttosto restio a sporcare proprio davanti a noi.

In conclusione potremmo dire che non esiste una formula corretta o magica, esistono però dei suggerimenti che se presi in considerazione,  possono semplificare senza dubbio l'insegnamento di un qualcosa che per certo tutti i proprietari di cani almeno una volta nella vita hanno dovuto affrontare e superare.

 

cane bisogni casa

IN SINTESI:

Pazienza   parliamo di cuccioli, cha a malapena ci conoscono...ognuno con la sua personale tempistica di apprendimento, c è chi dopo le prime settimane sarà impeccabile e chi impiegherà anche mesi.

Anticipazione  con l'osservazione riusciremo a prevedere nella stragrande maggioranza delle volte il momento del bisogno e  senza dubbio questo gli faciliterà il compito. 

Routine  averne una significa semplificare la vita al cane dando dei chiari  riferimenti (uscite, pasti ecc)

Gratificazione premiare un comportamento giusto ripaga sempre di più che punire un'azione sbagliata, usiamo i rimproveri con parsimonia,  il più delle volte  si rischia di creare fraintendimenti e confusione, stressando inutilmente il giovane cane.


 

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