Come Scegliere un Allevatore

Alessandro Manduzio

L'acquisto di un cucciolo è  sempre un momento importante, e chi preferisce non  passare per i circuiti dell'adozione, si trova spesso nel dilemma della scelta di un determinato allevatore rispetto ad un altro. Quante volte nel nostro gruppo facebook (Golden Retriever – Italia) abbiamo sentito questa domanda da chi per la prima volta tenta timidamente il primo approccio verso il vasto e variegato mondo canino.

Un cane effettivamente ti cambia la vita, non si può negare, quindi siamo tutti consapevoli che i primi passi sono fondamentali per iniziare con il piede, anzi...con la zampa giusta.

 

In questo articolo proveremo a fornire alcuni semplici consigli,  finalizzati  a prendere consapevolezza di quali sono i principi che dovrebbero definire la serietà e professionalità di un  allevatore con la A maiuscola.

 

Le prime domande  da fare,  devono essere rivolte innanzitutto a chi vuole effettivamente fare questo passo.  Il primo consiglio infatti è, attraverso libri specifici o pagine web,  informarsi il più possibile sulla razza scelta;  una volta appreso le sue  caratteristiche principali, capire se effettivamente  si sposano alla perfezione con le nostre abitudini quotidiane.  E' il cane giusto per me? Sarò in grado veramente di soddisfare le sue necessità? Se le risposte, dopo averci pensato molto bene, sono affermative...possiamo proseguire.

 

Scelta di un allevatore competente

 

Per la scelta noi ci immagineremo ovviamente un golden retriever ma molte di queste osservazioni valgono a livello generale.

 

1)  Concentriamoci  su quelli che si specializzano soltanto con una razza. L'allevatore dovrebbe esserne un profondo conoscitore, selezionatore di particolari linee di sangue, attenzione al carattere, frequentatore di expo...in pratica in costante ricerca di un suo ideale apporto per migliorarla. Questo ci farà anche capire da quanto tempo e quanta esperienza ha ottenuto attraverso i risultati che sicuramente sarà orgoglioso di mostrare. 

 

2) Visitiamo sempre l'allevamento di persona,  facendo attenzione alla pulizia, agli spazi dedicati ai cani (vivere in  recinti 2x2  lontano da tutto e da tutti non è  proprio il massimo), ed al fatto che siano presenti uno o entrambi genitori. Cerchiamo di osservare le loro reazioni, eccessiva timidezza o aggressività immotivata, potrebbero essere un'avvisaglia del carattere trasmesso ai figli. Diffidate da quelli che vi fanno vedere soltanto i piccoli, la socializzazione primaria è importantissima e per i primi 60 giorni i cuccioli devono interagire tra loro e soprattutto con la madre, importante  per il loro futuro equilibrio emotivo.  

 

3) La curiosità dovrebbe essere reciproca ed un allevatore che si rispetti si informerà scupolosamente e farà domande molto mirate per capire se siete le persone giuste per i suoi cuccioli, ed in caso affermativo, consiglierà il cagnolino/i con il carattere più appropriato per noi. Ricordiamoci che quello che si vende non è un semplice paio di scarpe quindi diffidiamo totalmente da chi usa i classici siti di mercatini online o inserzioni sul giornale,  per piazzare i propri animali.

 

4) Pretendere documentazione scritta che provi l'esenzione dalle principali malattie di carattere ereditario.

 

  • DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO

 

Il discorso si fa complesso in quanto nessuno mai potrà garantire al 100% la salute di un cucciolo (dubitate di chi millanta di vendere la perfezione assoluta), ma quantomeno esigiamo esami completi e soprattutto certificati per anche e gomiti che mostrino l'esenzione  di entrambi i genitori. Andando più indietro nell'albero genealogico, e mostrando documentazione di nonni e bisnonni (purtroppo la displasia può saltare una o due generazioni), sarà una ulteriore  dimostrazione di un lavoro  mirato e sviluppato nel corso del tempo per aumentare le fatidiche probabilità di avvicinarsi il più possibile a questo 100%.

Per sapere cos'è la displasia si inviata a leggere questo articolo "la displasia dell'anca" e "la displasia del gomito"

Per conoscere in modo inconfutabile la salute dei genitori e degli avi  del nostro cucciolo vi è un unico modo, occorre visionare e leggere il pedigree.

Il pedigree è il certificato di iscrizione a uno dei Registri del Libro genealogico. Viene emesso e stampato esclusivamente nella sede centrale dell’ENCI e viene spedito all’allevatore o alla Delegazione ENCI di competenza territoriale del nuovo proprietario del cucciolo se questo viene indicato all’atto della presentazione della domanda di iscrizione.

Dopo i 12 mesi di vita i soggetti riproduttori dovrebbero essere sottoposti allo studio radiografico per la valutazione ufficiale delle anche e dei gomiti, i valori vengono indicati sul pedigree del cane, in cui viene riportato il grado di displasia:

 HD (Hip Dysplasia) per quello che riguarda lo studio delle anche,

 ED (Elbow Dysplasia) per quello che riguarda lo studio dei gomiti

Vengono inoltre riportati la data della lettura, la centrale di lettura (FSA oCe.Le.Ma.Sche) e la firma dell’incaricato ufficiale.

Il grado di displasia dell’anca viene classificato dall’F.C.I. in 5  livelli:

  • R = HDA, Grado A (nessun segno di displasia dell’anca)
  • S = HDB, Grado B (articolazione dell’anca quasi normale)
  • T = HDC, Grado C (leggera displasia dell’anca)
  • U = HDD, Grado D (media displasia dell’anca)
  • V = HDE, Grado E (grave displasia dell’anca)

 

Classificazione F.C.I. – IEWG della displasia del gomito

  • Grado 0: non si riscontrano alterazioni
  • Grado BL (borderline, di transizione): alterazioni articolari minime
  • Grado 1: lieve osteofitosi
  • Grado 2 :moderata osteofitosi
  • Grado 3: grave osteofitosi

 

E’ molto importante valutare i risultati di questi esami per tutta la linea genealogica del nostro cucciolo ( madre, padre, nonni materni e paterni, bisnonni ecc)

 

  • CARDIOPATIE CONGENITE

 

Ad un anno di età, inoltre, i cani riproduttori dovrebbero essere sottoposti anche ad un ecocardiografia con valutazione Doppler dei flussi, ovvero un ecografia del cuore.

Il Golden Retriever, come molte altre razze, può essere soggetto a patologie cardiache congenite per le quale mostra una certa predisposizione di razza.

La patologia cardiaca congenita maggiormente diffusa è la stenosi subaortica (SAS), a seguire la displasia della valvola mitralica e della valvola tricuspide.

La stenosi subaortica è una patologia poco conosciuta, ma il Golden Retriever spesso ne è affetto, uno studio dell’Università della California del 1994 afferma che il Golden Retriever ha un rischio di manifestare la patologia 5,5 volte maggiore rispetto ad un cane di un’altra razza. Inoltre è stato dimostrato che questa patologia viene trasmessa da un gene dominante con un meccanismo di penetranza incompleta, questo vuol dire che basta che uno solo dei genitori sia malato per poter dare alla vita cuccioli malati e che anche se il genitore che presenta la patologia in forma lieve può produrre progenie gravemente ammalata.

Il RCI suggerisce di sottoporre tutti i soggetti riproduttori a controllo cardiologico da parte di un veterinario specialista cardiologo ed ecocardiografia Doppler ad un anno di età e di riprodurre soltanto i soggetti esenti da cardiopatie ereditarie.

 

  • OCULOPATIE CONGENITE

 

Quando andiamo a scegliere un cucciolo, oltre la valutazione del pedigree, l’attestato dell’ecocardiografia dobbiamo richiedere anche il certificato di esenzione dalle malattie oculari ereditarie.

A differenza dei precedenti attestati che vengono stipulati ad un anno di età e sono valevoli per tutta la vita del riproduttore, il certificato oculistico deve essere rinnovato ogni anno e la date non deve mai essere antecedente a 12 mesi dalla data dell’accoppiamento.

Alcune patologie oculari ereditarie sono molto gravi e possono condurre alla cecità e alla produzione di cuccioli ciechi, altre patologie sono decisamente meno gravi e modificano in parte la funzione visiva oltre ad un danno di tipo estetico.

Patologie gravi:

  • Atrofia Progressiva della Retina,
  • Cataratta ereditaria,
  • Displasia della retina ( “geografica” o “totale”).

Patologie non gravi:

  • l’ectropion (Per ectropion si intende una rotazione verso l'esterno della palpebra)
  • l’entropion (Per entropion si intende una rotazione verso l’interno della palpebra)
  • distichiasi ( Per distichiasi si intende la crescita anormale delle ciglia in certe zone della palpebra)

 

Da alcuni anni in Italia, presso numerosi laboratori, è possibile effettuare test genetici per individuare i soggetti portatori dell’atrofia progressiva della retina, questi test ci indicano se il soggetto riproduttore è affetto, portatore (carrier), esente.

La patologia si trasmette mediante un gene che è recessivo, questo fa si che i soggetti portatori e quelli esenti possono essere avviati alla riproduzione mentre i soggetti affetti dovrebbero essere esclusi dalla riproduzione.

cucciolo golden retriever

5) Per legge il cucciolo, anche se può sembrare ingiusto, è considerato allo streguo di una "cosa". Quindi si consiglia di controllare molto bene il contratto che si firma con la controparte venditrice e le eventuali clausole che riguardino i "vizi occulti"  da attribuire all'allevatore . Vizi redibitori (ovvero con responsabilità diretta del venditore), per legge, sono automaticamente soggetti a garanzia indipendentemente da qualsiasi contratto.  Potrebbero essere malattie virali non visibili al momento dell'acquisto e manifestate entro pochi giorni oppure mancanza di uno o due testicoli. Anche per questo sarebbe buona norma ricevere alla consegna, un certificato di buona salute firmato dal veterinario che collabora con l'allevamento.

 

6) Quello che stiamo prendendo è un cane di razza quindi, ogni cane di razza per essere definito appartenente ad una in particolare, deve avere un Pedigree.  La legge vieta la vendita di cani sprovvisti di questo importante documento. Attenzione però, il solo rilascio del pedigree non è assolutamente una garanzia di nulla,  è la carta di identità del cane che ne attesta prima di tutto la provenienza e mostra informazioni sulle 4 generazioni precedenti, che possono includere risultati sia per quanto riguarda gare di bellezza/lavoro sia certificazioni di eventuali patologie. Quindi il cagnolino che abbiamo tra le mani è il risultato della somma di tutte queste notizie, un pedigree incompleto, con molti spazi bianchi tra le note e fra quelli dedicati ai "titoli vari" dovrebbe farci riflettere.  Da sfatare il mito che questo documento alzi notevolemente il prezzo di un cane;  in realtà ha un costo abbastanza contenuto e dobbiamo assolutamente pretendere di riceverlo (solitamente riceveremo per posta la notifica per  andarlo a ritirare nella sede ENCI a noi più vicina)  insieme ovviamente agli altri certificati che possiamo visionare direttamento in sede dall'allevatore.

 

7) Dietro un cane c'è passione, selezione, tempo e  soprattutto lavoro...tutto questo si risolve in un prezzo da pagare. Ma quale sarebbe quello giusto? Un golden retriever viente venduto in media tra i 1000 ed i 1500 euro, prezzi molto più bassi e non in grado di fornire la documentazione adeguata ci devono sempre mettere in guardia. Non deve essere il risparmio quello che si deve cercare ma la professionalità.

 

8) Gli allevamenti non sono fabbriche che sfornano  in continuazione come una catena di montaggio, una sola femmina portata allo stremo con una cucciolata ad ogni calore non è un buon segnale. Fare caso a quante fattrici sono impiegate contemporaneamente ci può far riflettere anche sulle dimensioni  e sulle relative attenzioni che si possono dare ai singoli.  Meglio poche ma buone!

 

9) Le referenze sono importanti, quindi oltre le varie recensioni  che si possono leggere online,  è utile conoscere altri clienti. Il passaparola è un mezzo potente, ed un allevatore che tiene ai propri cuccioli, oltra che continuare a seguirli  nel loro percorso di crescita dalle loro rispettive famiglie, non dovrebbe aver nessuno scupolo  nel favorire questo genere di contatti.  La miglior pubblicità è nella soddisfazione delle persone che acquistano da lui!

 

Questi suggerimenti dovrebbero far riflettere sul fatto che, ricorrere semplicemente  ad un allevatore, non basta. Serve un BUON allevatore ecco la differenza. Tanti  approfittatori, mettendo in braccio  un tenero cagnolino di neppure 3 mesi, puntano squallidamente  alla nostra prevedibile reazione emotiva, sminuendo l'importanza di tutto il resto.

Cerchiamo sempre di mettere anche una  giusta dose di  razionalità, la scelta di un cane, non ci stancheremo mai di dirlo, è una responsabilità enorme e soltanto con la conoscenza potremmo sconfiggere pseudo allevatori senza scrupoli.

Un ringraziamento particolare ai veterinari del gruppo, Sofia Stillitano e Luca Romano, senza di loro l 'articolo non avrebbe avuto la giusta completezza e professionalità.


 

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