Norme Nazionali sulla Tutela degli Animali d'Affezione e lotta al Randagismo

Barbara Verdenelli

Quando scegliamo di prendere un animale, dobbiamo far fronte a delle responsabilità verso di esso provvedere in primis alle sue necessità e rispettare le sue esigenze etologiche, evitare riproduzioni incontrollate, e ultima ma non meno importante rispettare con esso anche le norme disciplinari vigenti nei vari regolamenti regionali ,per il quieto vivere con il prossimo.

(Dal Ministero della salute)

Nel nostro Paese la tutela degli animali e la lotta al randagismo sono principi fondamentali sanciti dal punto di vista normativo sin dal 1991, anno in cui è stata emanata la legge quadro 14 agosto 1991, n. 281, che enuncia il principio generale secondo il quale

lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente”.

 

Attraverso tale provvedimento legislativo è stato compiuto un importante passo in avanti dal punto di vista etico-culturale, riconoscendo agli animali d’affezione il diritto alla vita e vietando la soppressione di quelli senza proprietario rinvenuti vaganti sul territorio.

Alle Regioni e Province autonome è stato demandato il compito di rendere applicative le norme nazionali emanando propri provvedimenti, mentre specifici compiti e responsabilità sono stati attribuiti alle diverse Istituzioni ed Autorità di controllo competenti nella materia, nonché ai proprietari degli animali.

L’importanza del microchip

Dal 1991 è obbligatorio dichiarare e registrare il possesso di un cane presso l’anagrafe canina della propria ASL di residenza, da prima con un tatuaggio inserito o all’interno dell’orecchio o interno coscia, ora sostituito da una micro capsula inserita sotto cute nel collo, dove verrà registrato un codice di 15 cifre, il codice andrà ad indicare : le prime cifre il paese di appartenenza, poi seguono il produttore del chip e infine gli ultimi 6 numeri identificano l‘animale stesso. E’ l‘unico documento ufficiale di propieta’ del cane, e va fatto a tutti i cani sia meticci che non. Con il microchip si viene iscritti ufficialmente all’anagrafe canina, e questa operazione va fatta entro i 60 giorni di vita del cane, o 15 giorni dal possesso. E’ un metodo indolore, ed indispensabile per eventuali perdite dell’animale stesso. Ogni cambiamento di proprietà, cambiamento di residenza, o di morte dell’animale andra’ riportato recandosi presso l asl di appartenenza. Il microchip viene applicato in un qualsiasi ambulatorio veterinario, e viene aggiornato solo dall’asur della nostra zona. Il costo è veramente irrisorio circa 28,00 euro tra applicazione, e registrazione. Chi può controllare l’eventuale inadempimento: vigili urbani – guardie eco-zoofile.

La sanzioni per Mancata iscrizione all’Anagrafe Canina è, da € 78,00 € 233,00

 

Obblighi per il detentore

Per legge il proprietario di un cane non può essere un minorenne,

un infermo di mente e chi delinque (inteso nel senso di delinquenti di qualsiasi tipo, anche chi è sottoposto a misure i prevenzione o chi ha condanne per delitti non colposi).

Qui sotto i principali obblighi e responsabilità che ha il proprietario

verso il proprio cane e verso terzi:

  • Divieto di abbandono dei cani, gatti o qualsiasi altro animale d’affezione custodito.

  • Responsabilità sia civile che penale per danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dal proprio cane.

  • Obbligo di segnalare alle Autorità competenti il decesso del proprio cane a causa di esche o bocconi avvelenati.

  • Obbligo di: Far identificare con microchip e iscrivere il proprio cane nell’anagrafe regionale nel secondo mese di vita.

  • Fornire al proprio animale: il cibo e l’acqua regolarmente e in quantità sufficienti; le necessarie cure sanitarie ed un adeguato livello di benessere fisico ed etologico; idoneo esercizio fisico; una regolare pulizia degli spazi di dimora.

  • Prendere ogni possibile precauzione per impedire la fuga del proprio animale.

  • Garantire la tutela di terzi da aggressioni.

  • Utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt 1,50, durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico.

  • Portare con sè una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti.

  • Affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente.

  • Acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore.

  • Assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive.

  • Provvedere a stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi, qualora il proprio cane sia stato inserito nel Registro dei cani a rischio elevato di aggressività tenuto dai Servizi Veterinari.


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