Comandi di Base: Uno sguardo generale

Alessandro Manduzio

Ai cani piace imparare questo è certamente un dato di fatto ed insegnare al cane ad ascoltarci mediante alcune semplici richieste non è solo appagante ma contribuisce a rinforzare quel legame così speciale tra uomo e cane fatto di complicità e collaborazione. Partendo dal presupposto che la maniera migliore di costuire le fondamenta di un buon rapporto dovrebbe essere sempre quella di rivolgersi ad esperti del settore in grado di imbastire la giusta metodologia, in questo articolo, descriveremo semplicemente alcuni principi e comandi classici che ogni cane dovrebbe conoscere e che, al di là di quelli più "coreografici" fine a se stessi, possono servire anche nella vita pratica di tutti i giorni.

 

Prima di vederli nel particolare cerchiamo di definire, a livello generale, le regole per un corretto insegnamento:

Sessioni non troppo lunghe: meglio 10/15 minuti distribuiti più volte durante il giorno che mezz'ora ininterrotta

Stato emotivo rilassato: Ci sono giornate si e giornate no, una regola che vale sia per l'umano sia per il cane, quindi prima di iniziare, accertarsi che entrambi gli attori in gioco siano mentalmente predisposti perchè una eventuale negatività di uno dei due influenzerà la riuscita degli esercizi.

Tempistiche: ogni cane è diverso rispettiamo i tempi individuali di apprendimento, la fretta è sempre cattiva consigliera

Conclusione: ogni sessione di esercizi dovrebbe essere improntata al gioco e per non risultare troppo stressante si dovrebbe conclude con un esercizio di facile esecuzione che inciderà sulla gratificazione personale del nostro amico

comandi base cane

Le caratteristiche principali delle parole da usare sono:

La Brevità: le parole scelte devono essere corte, secche e staccate da qualsiasi contesto. Superfluo usare piccole frasi di preparazione alla richiesta ("avvicinati qui e fammi un bel...siedi") possono contribuire alla confusione molto più effettivo la formula che vede l'uso del nome proprio del cane (con funzione di attirare semplicemente la sua attenzione) + la richiesta da eseguire.

La Specificità: Devono essere uniche nell'uso, usate solo ed esclusivamente per lo scopo ed avere una fonetica distinta per non confondersi con altri comandi. Spesso anche se non essenziale, si usanto termini in altra lingua per differenziare meglio. Prendiamo a titolo esemplificativo l'inglese con il suo sit, down, stay oppure il tedesco con il sitz, platz, bleib ecc ecc

La Chiarezza: La pronuncia ben scandita delle vocali con un'intonazione che dovrebbe essere sempre identica.

La Mimica: L'insieme dei gesti che accompagnano normalmente la nostra comunicazione sono molto utili anche per il cane. Sfuttando il fatto che avremo gli occhi addosso per tutto il tempo abituiamolo accompagnando ed associando gesti particolari insieme ad ogni richiesta vocale.


La ricompensa

Arriviamo ad un altro step basilare di tutto il processo, chiave per spianare la strada della comprensione al nostro amico. Quando premiamo un cane semplicemente gli facciamo intendere che la sua esecuzione ha portato ad un risultato soddisfacente ed una delle maniere più dirette è quella di dargli il classico premietto in cibo. Potrebbe sembrare a prima vista una facile scorciatoia che riduce il tutto ad una finta accondiscendenza rivolta più che al nostro volere soltanto alla somministrazione del premio, ma in realtà non è esattamente questo il termine della questione. Per intendere il ragionamento di un cane dobbiamo spogliarlo delle categorie eticamente rivolte al bene/male o giusto/sbagliato propriamente umane e proiettarlo verso attitudini legate al concetto di piacere/non piacere. Tutto le azioni che eseguirà finalizzate da una ricompensa cibo, carezze, complimenti,o meglio ancora un sapiente mix o alternanza delle tre, verranno associate al piacere in virtù della loro riuscita e quindi meritevoli di essere ripetute, aumentando inoltre il senso di fiducia verso chi le richiede. cane biscotto

Nella fase della ricompensa la curiosità è effettivamene essenziale per tenere alta l'attenzione quindi più che diventare un distributore automatico di cibo, elargito sempre nella stessa maniera, il variare la quantità (un doppio premio, esagerati comlimenti a voce, triplo premio ecc ecc) gioverà e ci aiuterà nel processo di apprendimento. Il rinforzo positivo fa leva proprio sulla facilità ad essere interiorizzato e riproposto dal nostro amico a quattro zampe. Non dimentichiamo mai che quello che stiamo istaurando è un rapporto di collaborazione superata la fase di apprendimento non ci sarà nemmeno bisogno di usare per forza solo cibarie, il nostro cane eseguirà quel che chiederemo per il semplice fatto di conoscerlo e la nostra reazione positiva basterà a sentirsi ricompensato.

Che tipo di cibo utilizzare per l'insegnamento? Certamente devono essere distinti dal cibo di tutti i giorni, altrimenti verrebbe meno l'idea stessa di "premio" che per sua natura deve attirare, incuriosire ed invogliare. In commercio ce ne sono di molti tipi, dovremmo puntare a quelli naturali, possibilmente privi di conservanti e sottoprodotti. Utile potrebbe essere valutare l'acquisto di una essicatrice in grado di produrre una gran quantità di premietti fai da te garantendo durata, fragranza ed ovviamente qualità. In mancanza di questo anche pezzetti di mela, wurstel o formaggio possono fare al caso nostro.

 

 

Nella seconda parte un rapido sguardo sui principali comandi che si dovrebbero conoscere

 

COMANDI DI BASE: Seduto,Terra, Resta,Vieni

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