I Comandi di Base: Seduto, Terra, Resta, Vieni.
Dopo aver dato uno sguardo alla prima parte dell articolo con COMANDI DI BASE UNO SGUARDO GENERALE osserviamo nel dettaglio alcuni di questi
IL "SEDUTO"
Il seduto è uno dei primi comandi che si insegna solitamente ad un cucciolo, se non addirittura IL comando per eccellenza. Non soltanto se ben recepito, predispone l'esecuzione e concatenazione di altre richieste ma serve anche a sviluppare un certo senso di attesa nel nostro cane. Per far questo deve essere abituato a sedersi prima di qualsiasi azione nella quale è richiesta una certa dose di calma come ad esempio poco istanti prima della pappa, l'arrivo di un ospite, prima della passeggiata oppure prima di essere sguinzagliato in un bel parco. Si può usare per sviare l'attenzione da un determinato evento potenzialmente causa di nervosismo riportando l'attenzione su di noi poichè effettivamente un cane seduto difficilmente potrà far altro.
Come fare:
Con un premietto tenuto in mano tra indice e pollice piazziamoci di fronte al nostro cane.
Ottenuta la sua attenzione e con il suo sguardo inevitabilmente sulle nostre dita, lentamente spostiamo il premietto immaginando di seguire una linea retta parallela al suolo che parte qualche centimetro sopra il muso e che si sposta indietro verso la nuca. Il cane alzerà lo sguardo e nel tentativo di seguire la leccornia indietreggerà leggermente fino a quando impossibilitato a proseguire oltre si siederà. Nel momento che accenna a far questo movimento con le zampe posteriori pronunceremo la parola scelta (es. Seduto) gli daremo la sua meritata ricompensa ed i nostri complimenti!! Una volta compresa l'esecuzione potremmo dare l'ordine anticipando la sua mossa ma in fase di apprendimento è importante farlo durante l'arco del movimento. Se il cane inizia a saltellare abbassiamo leggermente il premio se invece continua ad indietreggiare ci aiuterà eseguire l'esercizio con un muro oppure un ostacolo dietro al cane che ad un certo punto gli impedirà di farlo proseguire oltre.
IL "TERRA"
Il "terra" è un altro esercizio classico che vede il cane stendersi a pancia in giù assumendo una posizione rilassata. Molto utile in tutte quelle situazioni dove abbiamo la necessità di farlo sdraiare come nella sala d'attesa del veterinario, una colazione improvvisata fra amici ai tavolini di un bar oppure anche solo per spostarsi in autobus.
Come fare:
Prima di tutto chiediamo al nostro cane di mettersi seduto.
In questa posizione prendiamo il nostro premietto e portiamolo davanti al suo muso. Volendo si può fare uno step intermedio e spostando la mano lentamente in basso ci facciamo seguire nel movimento e fino a fargli abbassare la testa ed il collo, premiamolo, così facendo eseguiamo l'esercizio solo fino a questo punto per un po' di volte.
Una volta capito, è ora del passo successivo. Nuovamente messo a sedere disegnamo lentamente una linea immaginaria perpendicolare che questa volta partendo dal muso arriva a toccare il suolo per poi proseguire trascinando il premietto verso di noi. All'inizio il cane potrebbe essere tentato dall'alzarsi per seguire il premietto ma se fatto con la giusta lentezza pima o poi si sdraierà per cercare di prenderlo e sarà in quel istante che dovremmo iniziare a ripetere la parola scelta e ricompensarlo subito dopo con premietti ed ovviamente le meritate ed immancabili lodi! Adesso i due esercizi "seduto e terra" saranno da ripetere e consolidare fino a quando diventeranno due movimenti fluidi da richiamare distintamente l'uno dall'altro.
IL "RESTA"
Un esercizio che a prima vista potrebbe essere illogico per il nostro cane abituato istintivamente a spostarsi e muoversi di sua iniziativa ma che se interiorizzato bene può servire non solo a migliorare l'autocontrollo ma in situazioni particolari utile dove vogliamo che rimanga rapidamente immobile ad una nostra richiesta. Non farlo scendere da una macchina in sosta con lo sportello aperto, impedirgli pericolose incursioni indesiderate fuori casa quando apriamo il cancello del giardino oppure attendere prima di attraversare una strada trafficata... sono situazioni quotidiane da mettere in conto e che, con un semplice comando, potrebbero anche salvargli la vita!!
Come fare:
Partiamo dalla posizione "seduto" oppure "terra" mettendoci di fronte, indietreggiamo due passi per poi tornare nella posizione di partenza, premiandolo subito dopo. Facciamo questo per un po' di volte fino a che il cane non abbia compreso il nostro spostamento di andata e ritorno. Iniziamo ad aumentare progressivamente il tempo di attesa facendo i soliti due passi indietro, aspettiando questa volta qualche secondo (ci aiuterà introdurre un gesto di stop con la mano come per esempio mostrare le 5 dita ben aperte) e poi, come prima, ci riavviciniamo premiandolo. Quando l'esercizio è arrivato ad una decina di secondi di pausa possiamo anche allontanarci di qualche metro fino alla distanza che desideriamo, ripetendo il procedimento. Se di sua iniziativa si alza per seguirci (le prime volte potrebbe essere spinto a farlo) ritorniamo indietro, riposizioniamolo pazientemente nel punto iniziale e riproviamo nuovamente ad allontanarci. Con la pratica possiamo complicare l'esecuzione aumentando la difficoltà, variando la nostra posizione fino a scomparire dalla sua visuale dietro un ostacolo.
IL "VIENI"
Un cane che interrompe quel che sta facendo e viene allegro e felice quando chiamato è una cosa che da soddisfazione ed indice soprattutto di una buona relazione costruita nel tempo. Per fare questo bisogna lavorare per gradi e con molta pazienza.
Come fare:
All'inizio può essere utile l'uso di una lunghina (guinzaglio di svariati metri) per sicurezza ed un ambiente assolutamente privo di distrazioni. Legare il cane come di consueto e fare qualche passo all'indietro chiamandolo con nome + il vocabolo scelto, per semplicità useremo il "vieni". Una volta avvicinato, ricompensiamolo con premietti, complimenti anche dandogli il suo giocattolo preferito se necessario. Una volta consolidata questa fase possiamo iniziare ad allontanarci di più srotolando la lunghina fino ad non averne più bisogno, variare la nostra postura ed invito (mettersi in ginocchio allargando le braccia usando un tono rilassato), abbinare volendo anche un particolare richiamo/fischio e successivamente introdurre progressive distrazioni ambientali immaginando ad esempio di partire da un piccolo ed isolato cortile casalingo fino ad arrivare al parco in presenza di più cani e persone oppure l'immensità di un bosco... tutto in maniera molto graduale. Il "vieni" in sostanza deve essere associato al piacere di raggiungerci non cadiamo nell'errore di farlo solamente prima di ritornare a casa dopo una giornata all'aperto che vorrebbe solamente indicare la fine del divertimento, non perdiamo invece mai occasione di usare il nostro comando durante la giornata anche per associarlo ad altre situazioni gradevoli come ad esempio il chiamarlo per l'ora della pappa oppure pochi istanti prima di uscire per il consueto giro fuori.
Non esiste un segreto per la perfetta riuscita di un insegnamento se non costanza e perseveranza variando il più possibile le situazioni, non è certamente nè il rimprovero nè innervosendosi che un cane verrà stimolato a comprendere. La consapevolezza di fare un passo indietro e ricominciare da uno step precedente è sempre la migliore delle soluzioni.
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