La Trasmissione dello Stress al Cane
L'osmosi emozionale, ovvero la capacità di trasmettere uno stato d'animo tra un individuo all'altro non è solo prerogativa umana è una caratteristica che condividiamo a livello generale anche con molti altri animali. In individui della stessa specie che sono per un qualsiasi motivo in relazione, il passaggio e l'influenza di un determinata emozione ne condiziona il comportamento e le risposte. Questo contagio emotivo assomiglia ad un virus che si propaga in maniera impercettibile, lo possiamo vedere per esempio in bambini che sincronizzano il loro pianto,oppure in una folla che fugge da un pericolo reale (o apparente). Se questo processo non è solo nostro spostiamo l'attenzione verso il nostro fedele compagno di avventure: il cane. Una ricerca dell'Università di Linköping in Svezia ha provato, con uno studio che misura la variazione di cortisolo nell' umano e nel suo cane, come tale osmosi sia effettivamente trasmissibile tra specie diverse, ponendo non a caso l'attenzione sul cane, visto che da migliaia di anni, proprio con lui condividiamo un percorso evolutivo fianco a fianco.
Lo stress come influenza
Ma perchè proprio il cortisolo? Il cortisolo è un ormone che in un individuo entra in gioco in situazioni che vanno fuori dall'ordinario e necessitano di una risposta emotiva più decisa. Si pensi ad un calciatore poco prima di battere un decisivo calcio di rigore, un colloquio di lavoro importante... potremmo fare centinaia di esempi tratti dallla nostra quotidianeità. Situazioni che stressano il nostro organismo che mette quindi in atto una serie di contromisure (frequenza della respirazione, pressione sanguigna, tensione muscolare ecc) per far fronte al momentaneo cambiamento. In natura è un meccanismo che esiste da sempre predisponendo alla fuga oppure allo scontro. Una volta superato l'evento si ritorna a paramentri normali o almeno la maggior parte delle volte dovrebbe essere così.
Ma cosa succede di fronte a repentini e continue situazioni stressanti, o presunte tali, che non ci consentono il recupero e la necessaria tranquillità? Lo stress finisce per accumularsi condizionando di conseguenza ogni aspetto della nostra vita di relazione. In questo studio svedese si è cercato quindi di misurarne l'accumulo a lungo termine confrontando i livelli di cortisolo presenti nei capelli e nel pelo dei cani.
Man mano che i capelli crescono, il cortisolo dal sangue viene gradualmente incorporato, formando una sorta di calendario retrospettivo delle concentrazioni dello stesso facilitando l'analisi e soprattutto il confronto in un periodo di tempo esteso. Cani e rispettivi padroni sono stati analizzati in due differenti occasioni (estate ed inverno), prendendo in considerazione tratti distintivi della personalità e stile di vita delle varie coppie. I risultati hanno evidenziato che a persone decisamente ansiogene corrispondevano cani con una chiara sincronizzazione dei parametri di riferimento. Che i cani fossero impiegati in attività specifiche (agility, obedience) o prettamente da compagnia, non ha influito in maniera significativa nei risultati quanto la personalità dell'umano.
Conclusione
Sebbene la relazione uomo-cane sia senza dubbio a doppio senso e sicuramente benefica per entrambi (vedere ad esempio l'articolo L'ORMONE DELL'AMORE), questo studio mostra come il nostro ascendente emotivo verso il fido compagno quadrupede sia comunque maggiore ed in grado di condizionarlo direttamente soprattutto quando parliamo di fattori legati all'ansia ed allo stress. Lavorare sulle proprie insicurezze e nevrosi non è solo la chiave per migliorare i nostri rapporti con il mondo che ci circonda ma una spinta che deve farci prendere coscienza che molte delle problematiche che riguardano il nostro cane hanno origine incosciamente da noi stessi.
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