L'arte è arte. episodio 4

Sofia Stillitano

Buongiorno mondo,

fuori piove, le gocce si scagliano contro il vetro del mio ufficio e io sto li a fissarle e pensare.

Oggi pomeriggio ci sarà la festa di fine anno alla scuola materna di Ilaria, in giardino e questo mi rende felice, ma leggermente pensierosa.

Questa mattina mi ha chiamato la maestra di Ilaria, una donna estremamente sgradevole e pretenziosa e la suo voce stridula mi intimava di non combinare disastri... ma come disastri?

Mi domando se è una telefonata di routine o se è stata fatta solo a pochi eletti.

Il mio pensiero vaga e si sofferma alla festa dell'anno scorso, la prima vera festa per Ilaria.

Era un pomeriggio di sole e il programma prevedeva una recita, nella quale la mia piccola era una fatina.

Avevo passato mesi a cucire il suo vestitino; i miei fantastici aiutanti, Aperol e Spritz mi invogliavano sempre a fare meglio, mangiucchiando il vestitino quando non era di loro gradimento.

Andammo alla recita, faceva molto caldo quindi decisi di far scendere i due dorati con me, una festa all'asilo gli sarebbe piaciuta, infatti parteciparono attivamente sia durante la recita che al rinfresco.

I bambini erano estasiati urlavano e correvano per far divertire i miei cucciolotti, che di buon grado accettavano di rincorrerli e atterarli per poi mangiare le schifezze che avevano in mano impedendogli di diventare futuri bimbi con problemi di peso. Insomma una meraviglia...

Un tuono mi riporta al presente, non so cosa abbia voluto dire quella telefonata e decido di non preoccupamene.

 

La festa

 

Siamo tutti nell'aula principale dell'asilo, tra poco arriveranno Piero e Francesco, io Aperol e Spritz attendiamo che ci facciano entrare.

Prima di arrivare qui ho fatto scorrazzare i miei cagnoloni nel prato antistante la scuola, pioveva e loro hanno deciso di rotolarsi più volte nel fango, lo fanno ovviamente perchè sono estremamente intelligenti e hanno visto alla televisione un documentario nel quale si spiegava che il fango protegge dagli insetti, mi sembra si parlasse di ippopotami in Africa, ma insomma le zanzare sono fastidiose anche qui!!!!

Noto che tutti ci guardano di sottecchi, e lo capisco, una persona media non conosce questa storia del fango e sopratutto non istruisce i propri cani attraverso la visione di documentari... anche se un po' meno di ignoranza tutto sommato non guasterebbe.

 

La recita

 

Fissiamo tutti il palco, la luce è soffusa, i nostri bambini sono immersi nella recitazione: si muovono a destra e a sinistra, cantano, ballano, Aperol continua a fissare Ilaria in modo attento e scrupoloso.

Ad un certo punto Ilaria tira fuori un bastone bianco e rosso con una serie di campanelli legati intorno al manico e inizia a muoverlo a ritmo di musica, Aperol freme, adora la musica e adora i campanelli, ecco che ora tutti i bambini imitano Ilaria, e li osservo cercare di andare a ritmo... ora tutti corrono... c'è da dire che le coreografie non sono un granchè; se ne è accorta anche Aperol che, inneggiando alla libertà, tira il guinzaglio e corre tra le file di genitori in adorazione verso il palco.

Mi godo la scena, sono sicura che farà un gran lavoro, il mio cane ha senso del ritmo, le piace la musica ed è colto, darà un tocco in più a tutto questo...

Le facce delle maestre sono un misto tra disapprovazione e sorpresa, d'altronde se loro non sono state capaci di creare qualcosa di bello non è certo colpa del mio cane che deve correre ai ripari.

Ed ecco che l'arte prende forma, come un dipinto, tratto dopo tratto, bambino dopo bambino, Aperol salta addosso a tutti, e ruba quei bastoni colorati, e ha ragione, non si può pretendere tanto da dei bambini, si ferma un attimo e li distrugge, così per essere sicura che non li prendano nuovamente.

Adesso inizia a tirare un bambino per la coda ( penso sia un dreghetto), alla fine lui cade seduto e lo posiziona così al centro del palco, sento le note, sento la sinfonia comporsi... sento qualche pianto e un po' di lamentele, e non capisco perché le persone debbano essere così intransigenti verso le maestre, loro hanno fatto del loro meglio, non tutti sono Aperol.

 

Il rinfresco

 

Purtroppo l'arte non è per tutti, e comprendere chi non comprende è un grande dono.

La recita si è conclusa, i genitori hanno iniziato ad andare a prendere uno per uno i bambini sul palco mentre “recitavano” diretti magistralmente da Aperol, e così alla fine è rimasta solo Ilaria.

Un'insegnate con un sorriso piuttosto forzato, meno male ora ci sono le vacanze estive e si potrà riposare perché mi sembra abbastanza stressata, ha annunciato che era pronto il rinfresco in giardino, e tutti sono usciti.

Usciamo anche noi, sono molto indecisa sul da farsi, secondo me qualcuno dovrebbe manifestare il proprio disappunto riguardo alla recita più discutibile alla quale io abbia mai assistito ( in realtà è la seconda alla quale assisto in tutta la mia vita, ma questo ha poca importanza), poi osservo le maestre, parlano a bassa voce, alcune muovono la testa in segno di negazione, altre sospirano, no,non dirò nulla, almeno non oggi, mi sembrano davvero troppo stanche e stressate, io sono una persona che sa cogliere tutti i segnali e sa essere comprensiva, quindi oggi non dirò nulla, forse a settembre...

 

E mentre torno a casa sono così soddisfatta di mia figlia e di Aperol che non posso fare a meno di congratualrmi con me stessa, e pensare che fino a qualche anno fa non sapevo niente di cani.

Anzi ora che ci ragiono meglio penso che forse la cinofilia è come una grossa recita all'asilo alcuni di noi sono spaesati come i bambini che non si ricordano più cosa devono fare e dire e si guardano intorno smarriti, altri sono frustrati dal mancato raggiungimento di un obiettivo e arrabbiati con chi arriva a quell'obiettivo, come le maestre d'asilo e altri sono... beh altri sono Aperol semplicemente perfetti, arrivano al momento giusto e sistemano la situazione. Ecco nella vita, non importa che si tratti di arte, di finanza o di educazione cinofila tutti giocano il loro ruolo, e io... ho scelto ovviamente di essere Aperol, E VOI? 

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