Stephanie e Avery Chance
La nostra vita è fatta di occasioni alcune sono belle altre brutte ma tutte significative nel definire di chi siamo. Chi avrebbe mai pensato che uno dei più grandi amori della mia vita sarebbe arrivato sotto forma di un goffo quattro zampe di razza Golden Retriever e di nome Avery Chance. Il nome in realtà è molto indicativo, dal primo istante ho amato il nome Avery e Chance (opportunità) è stato un secondo appellativo facile da abbinare perché fondamentalmente significava che stavo dando una possibilità a lui e lui a me.
Avery da cucciolo era così amorevole. Mi mordicchiava sempre il braccio e la caviglia e saltava fuori dal finestrino della mia auto per cercare di catturare le anatre nello stagno. Ogni volta dovevo fermarme la macchina in mezzo alla strada uscire dall'abitacolo e corrergli dietro come un pazza. Ed a proposito di testardaggine, se non voleva fare una cosa piuttosto si fingeva morto! Il veterinario era costretto a somministrargli le vaccinazioni nella sala d'attesa perché altrimenti pur di evitare l'iniezione avrebbe inscenato la sua solita “morte apparente” piuttosto che entrare. Tutta l'equipe medica rideva ed addirittura si chiamavano l'un l'altro per gustarsi il siparietto. Anche se tutte le volte era visibilmente infastidito, segretamente ho sempre pensato fosse un qualcosa di adorabile. In verità non appena riuscivamo a tornare in macchina veniva riempito di carezze e baci ed anche di qualche gustoso gelato.
Con il passare degli anni ho iniziato a temere per la sua vita. Ho avuto una Golden Retriever da piccola che purtroppo morì a soli 5 anni di età. Mi sono sempre incolpata della sua scomparsa. Tornando da una gita scolastica ricevemmo tutti delle saponette in regalo. Ricordo di aver lasciato che il cane ne mangiasse una. Una settimana dopo disgraziatamente si ammalò e morì. Ho sempre visto in quel sapone la causa scatenante della sua scomparsa, seppi in seguito come fosse malata da tempo e questo in realtà fu il vero motivo della sua morte. Ma il dolore e il senso di colpa che ho provato me lo sono portata dietro fin qui nell'età adulta e quindi mi sono ritrovata ad essere ultra-protettiva verso Avery. Mi ero trasformata in una mamma chioccia! Eravamo inseparabili.
La cosa divertente degli spiriti affini è che non importa se sei un cane o un umano perché è l'unità dei due che lega in un modo così univoco e personale. Noi eravamo anime gemelle unite da un qualcosa di divino, qualcosa di spirituale. Parlo di Dio perché questo è ciò in cui credo quando penso alla nostra connessione e al modo in cui siamo stati insieme. La personalità di Avery era stranamente molto simile a me. Abbiamo trascorso intere giornate facendo escursioni, gite in auto, il lago...praticamente ovunque. Con il passare degli anni il nostro legame era diventato virtualmente indissolubile.
La mia esistenza è cambiata per sempre grazie a questo buffo ed adorabile Golden Retriever. La vita mi ha inviato un segno in un modo ed una maniera che non avrei mai nemmeno immaginato potesse accadere ed è successo nell'esatto momento in cui Avery è diventato parte della mia quotidianeità. Attraverso Dio mi è stato concesso il diritto di amare e crescere questo cucciolo.
L'anima che Dio ha introdotto nel suo piccolo corpicino peloso era così grande e piena d'amore! Mi sorprendevo spesso a guardarlo dormire e ringraziavo Dio per questa benedizione. Sapevo però che a un certo punto sarebbe dovuto ritornare in paradiso, ma non ci pensavo più di tanto. Ero convinta che Avery mi era stato semplicemente prestato fino a quando sarebbe stato pronto a tornare lassù con il resto degli angeli. Nel profondo sapevo che con i suoi splendidi 13 anni questo momento sarebbe arrivato presto. Guardavo il mio migliore amico con la sua espressione sorridente e capace di strapparmi sempre un sorriso iniziare a rallentare sempre di più. Camminare era diventato faticoso per lui. Erano più le volte che lo portavo in braccio di quelle che camminava per conto suo. Purtroppo il mio Avery aveva un'enorme massa inoperabile che si estendeva dalla gabbia toracica fino ad una zampa. Era dunque arrivato il momento di lasciarlo andare con dignità. Giunto quel fatidico giorno siamo andati in tutti i nostri posti preferiti e l'ho fatto mangiare come un re, arrivato l'ultimo istante naso a naso ci siamo detti...arrivederci. Si è addormentato pacificamente e come gesto d'amore gli ho baciato il naso e lui ha ricambiato. Gli splendidi occhi di Avery si sono chiusi per sempre per poi andare in cielo dove sicuramente si è guadagnato le sue ali.
Se n'è andato all'età di 13 anni. Oggi mentre scrivo questo so che sarà il primo volto che vedrò quando saremo riuniti in cielo. Correremo l'uno verso l'altra e vivremo per l'eternità. Ho imparato che la vita è fatta di attimi e di amore. Devi accogliere l'amore che ti viene portato nel corso della tua vita. Ricorda che un cane ci ama più di se stesso. Amalo, onoralo e godetevi il tempo insieme perchè un giorno potrebbe non essere più di questa terra.
Ti amo Avery Chance.
Con affetto, mamma.
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