Semper Fidelis...
La relazione che si istaura tra uomo e animale è difficile da spiegare a parole, un complicità che lega due esseri così diversi ma allo stesso tempo simili, che nell'arco dei secoli hanno imparato a collaborare e vivere insieme, bisognosi l'uno dell'altro. Chi ha vissuto con un cane conosce bene che tipo di rapporto si può sviluppare, fatto di confidenza, fiducia e soprattutto fedeltà.
Nel nostro piccolo vogliamo rendere omaggio a questa leale amicizia riportando alcuni storie di cani che hanno mostrato un incredibile attaccamento alla loro figura umana nonostante gli eventi della vita abbiano tristemente ed inesorabilmente fatto il proprio corso e per questo, ricordati come massima espressione di amore incondizionato e puro.
Hachiko
Iniziamo forse dal più famoso, Hachiko, cane di razza Akita che nel 1925 e per 9 lunghi anni attese invano il suo padrone, morto all'improvviso per un infarto mentre era ad una lezione universitaria. Da quel momento ed ogni giorno, puntuale alle 5 del pomeriggio, il cane si presentava davanti alla stazione giapponese di shibuya, non c'era temporale o bufera di neve che potesse dissuaderlo da suo compito, aspettare il ritorno a casa del suo amico. Ogni anno, l'otto marzo viene organizzata in suo onore una cerimonia davanti alla sua statua per ricordarne l infinita devozione.
Bobby
Nel 1858 in Scozia il poliziotto John Gray muore per i postumi di una tubercolosi. Seppellito nel cimitero di Edimburgo, fu guardato a vista dal suo cane, un piccolo ed impavido Terrier per ben 14 anni. Bobby, questo il nome del suo cagnetto, non volle mai abbandonare la sua tomba, allontanandosi solo il tempo necessario per poter mangiare qualcosa offerto gentilmente dalla gente dei dintorni. Alla sua morte, e non potendolo seppellire accanto al suo umano, venne fatta una statua che ancora oggi immortala il suo sguardo, per sempre rivolto verso la lapide di John.
Fido
Anche in Italia, abbiamo un monumento dedicato all'amore profondo di un cane verso il suo uomo. Fido, giovane simil pointer, accompagnava tutte le mattine il signor Carlo alla stazione di Borgo San Lorenzo e lo attendeva la sera per tornare insieme a casa. Nel 1943 in piena seconda guerra mondiale, a seguito di un bombardamento, l 'amico umano non fece più ritorno. Tutte le mattine e tutte le sere instancabilmente, e per quasi 15 anni, il cane usciva dal borgo, camminando fino alla corriera, cercando nei volti della gente, l'unica persona che purtroppo non sarebbe mai più ritornata. Da qui il nome "fido" divenuto classico nome di cane sinonimo di fedeltà e ricordato con una statua dal sindaco del paese nel 1958.
Potremmo fare altri esempi di assoluta devozione ed amore e sicuramente non ci stupiremo per nessun di essi; chi ha vissuto con un cane sa cosa questi splendidi esseri sono capaci di dare senza pretendere di avere nient'altro che la nostra compagnia. In alcun casi, con il loro impegno ci salvano anche la vita, come la statua dorata raffigurante un Golden Retriever in apertura di questo articolo e dedicata ai 350 cani che si sono impegnati fino allo stremo nei tragici momenti subito dopo l'attentato alle torri gemelle del tragico 11 settembre del 2001.
Chiudiamo con un epitaffio inciso da Lord Byron sulla lapide del suo Terranova che, senza troppo sforzo, si potrebbe adattare ad ogni cane:
In questo luogo
giacciono i resti di una creatura
che possedette la Bellezza ma non la Vanità
la Forza ma non l'Arroganza
il Coraggio ma non la Ferocia,
e tutte le Virtù dell'Uomo senza i suoi Vizi.
Quest'elogio, che non sarebbe che vuota Lusinga
sulle Ceneri di un Uomo,
è un omaggio affatto doveroso alla memoria di
Boatswain, un Cane,
che nacque in Terranova nel maggio del 1803
e morì a Newstead Abbey
il 18 novembre 1808.
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