Joey ed il suo Golden Retriever Sampson

Alessandro Manduzio

Il fato ci mette spesso a dura prova e per una donna come Joey Ramp, il cui amore per gli animali è sempre stato un punto cardine della sua esistenza, lo si percepisce maggiormente, visto che la vita le ha riservato alcuni passaggi cruciali scanditi da questa relazione, un rapporto costante culminato nel 2018 con la premiazione del suo Golden Retriever Sampson nell'American Kennel Club’s Awards for Canine Excellence (premio all'eccellenza canina ) come cane da assistenza; una premiazione che si da a quei cani che si sono distinti in particolar modo per aver protetto o soccorso i loro compagni umani durante il loro lavoro nel salvataggio, terapia, difesa o ricerca.

Torniamo indietro di qualche anno, siamo in Texas nel 2006, Joey sta lavorando con alcuni cavalli in un ranch, è in sella a Colorado, un giovane purosangue di tre anni e si sta apprestando a riportarlo nella stalla. All'improvviso una raffica di vento fa sbattere la portiera del rimorchio, è un attimo, il cavallo si spaventa, scivola con gli zoccoli sul selciato e poi... il buio.


Joey si risveglia in ospedale con lesioni e fratture multiple in varie parti del corpo, braccio, schiena, clavicola fino ad arrivare alla testa con uno zigomo e mandibola rotti e con una seria commozione celebrale.

 Seguono due anni di operazioni, alti e bassi, riabilitazione difficile, imbottita costantemente di antidolorifici. Purtroppo le conseguenze di quella maledetta caduta iniziano a ripercuotersi oltre che nel fisico anche nella sua psiche. Attacchi di panico continui, svenimenti, dissociazioni cognitive e nel momento che i medici le diagnosticano un disturbo post-traumatico da stress Joey cade in una profonda depressione. Nell'impotenza e frustrazione di non riuscire a far le cose di prima, in quella normalità che per tutti noi è quasi scontata, arriviamo ad un altro punto fondamentale di svolta che possiamo leggere attraverso le parole della stessa Joey mentre, seduta sul pavimento e con una rivoltella in mano, progetta di porre fine alla sua vita:

 

"Mi sono seduta sul pavimento del mio ufficio con i miei tre Wolfhound e sapevo che era oJOEY SAMPSONra. Il mio terapista, settimane prima mi aveva raccomandato di leggere un libro "Until Tuesday: A Wounded Warrior and the Golden Retriever Who Saved Him"

( Fino a martedì: un guerriero ferito e il Golden Retriever che lo ha salvato” di Luis Carlos Mondalvan, non esiste ad oggi una versione italiana).

"L'ho comprato ma non l'ho mai letto."

Mentre mi preparavo a premere il grilletto, l'ho guardato  e la sua copertina con il Golden sembrava fissarmi. Perché l'ho raccolto, non lo so. Ma le parole sulla copertina interna mi hanno fatto pensare. Si trattava di un legame tra cane e uomo che curava le ferite psicologiche. Parlava di comprensione e guarigione. Questo aveva senso. Non ho messo giù il libro fino a quando non l'ho finito”.
“Ho iniziato a pensare come posso cambiare la mia vita? Cosa posso fare? Ho iniziato a cercare lavoro e carriera e ho capito che avevo bisogno di un'istruzione".

 

Joey contatta Paw Giving Independence (associazione che fornisce cani da assistenza per disabilità di vario tipo) e così, di nuovo attraverso un animale, arriva un'altra svolta importante e determinante per la sua vita. Conosce Samson, Golden Retriever che in breve tempo diventa la sua ombra anticipando le sue crisi, gli attacchi di panico e le perdite improvvise di equilibrio. Lei riprende in mano finalmente la sua vita ritrovando attraverso il cane quella indipendenza fisica e psicologica ormai perduta e, anche incontrando qualche resistenza iniziale, riesce a conivolgere Samson anche nella sua attività lavorativa all'Università dell'Illinois facendolo diventare il primo cane in assoluto ad essere ammesso nel reparto di biologia e chimica. Ma Joey non si è fermata qui, ha perfino disegnato una linea di indumenti speciali per cani che si muovono dentro ai laboratori e nel tempo libera visita associazioni di veterani, reparti psichiatrici e vittime di violenza domestica raccontando la sua storia e promuovendo il diritto dei cani d'assistenza a poter entrare in tutti i luoghi di lavoro ed istituzioni scolastiche come supporto essenziale per vari tipi di trastorni psicologici e non, cercando di abbattere le barriere mentali di chi ancora li rifiuta per principio o forse per mancata comprensione della loro utilità.


"È la mia potente valvola di sicurezza 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e mi ha dato un motivo per continuare a vivere. Cos'altro puoi chiedere alla tua anima gemella? ”

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