CANI IN SPIAGGIA

Alessandro Manduzio

Arrivano luglio ed agosto e cosa c'è di più bello che partire con il proprio cane alla volta del mare per le tanto agognate vacanze? Italia, per la nostra particolare conformazione geografica, presenta spiagge di ogni tipo che toccano la maggior parte delle regioni e quindi il problema non si dovrebbe porre.Ma dove la natura ci è stata favorevole, la burocrazia purtroppo mette le sue grinfie, basti pensare che, degli oltre 8000 km di spiaggia, soltanto 21 di essi sono ufficialmente dedicati al binomio cane e proprietaro.Infatti, se in inverno logicamente c'è molta più tolleranza, durante il periodo estivo, scatta praticamente una sorta di coprifuoco pieno di divieti ed impedimenti regionali e comunali che tutto fanno meno che semplificarci la vita.

Chi vuole andare a fare il bagno con il cane ha due opzioni classiche: spiaggia privata e spiaggia libera.

 

Spiaggia privata

Sembra la soluzione più ovvia; un lido tradizionale che permette l'ingresso ai cani, un ombrellone da condividere con il nostro amico peloso, mare, sdraio e tanto relax.

In realtà, la prima cosa da fare prima di partire alla volta del luogo prefissato è informarci se i nostri cani possono fare il bagno. Sembra una cosa ovvia, ma in realtà non lo è poi tanto.Gli stabilimenti balneari aperti ai cani spesso permettono solo l'accesso alla spiaggia, e possiamo ben immaginare come, tenere un cane parcheggiato per 5 ore senza possibilità di andare a mare, non sia proprio il massimo del divertimento! Altra cosa che dobbiamo far attenzione è al numero chiuso. Questi lidi a volte hanno un limite di cani giornaliero e rischiamo di farci un viaggio a vuoto se dovessimo arrivare quando è al completo. Quindi per non aver brutte sorprese, ricordiamoci di chiedere sempre in anticipo ed assicuriamoci inoltre che siano accettate tutte le taglie. Discorso diverso per spiagge attrezzate dedicate interamente a loro, spazi dove cani ed umani possono far il bagno e socializzare, in un ambiente controllato con tutti i principali comfort...tra doccette dedicate per togliere l'acqua salata e perfino ombrelloni su misura. Qui il problema maggiore, data la poca diffusione, può essere il sovraffollamento.

 

Spiaggia libera

Le spiagge pubbliche, è importante sottolinearlo, sono libere sia per uomini che per animali in assenza di un divieto esplicito. Ma come deve essere questo divieto?

Per poter essere valido la legge prevede i seguenti punti:

Ordinanza deve essere del Comune di riferimento oppure della Capitaneria di Porto       

L'ordinanza deve indicare le motivazioni del divieto (le motivazioni nell'interesse dei cittadini devono essere giustificate adeguatamente Tar Lazio sent. n.9302 del 10 07 2015)

Indicare una determinata estensione oraria

Ordinanza firmata dal Sindaco o da altro delegato o dal Comandante della Capitaneria    

Pubblicazione presso gli albi pretori dei comuni e dell’albo della capitaneria

I cartelli con il divieto devono essere ben visibili e riportare il relativo numero dell’ordinanza con una data di scadenza.  

 

Nessun all'infuori delle forze dell'ordine ha voce in capitolo e se il divieto rispetta tutti i punti sopra elencati, soltanto loro sono autorizzati ad allontanarci.

Sicuramente se è utile conoscere i propri diritti bisogna essere consapevoli di rispettare anche i nostri doveri. Ricordiamoci di portare sempre con noi il libretto con le vaccinazioni aggiornato, ed in generale, considerare la sacralità degli spazi comuni. Partendo dal presupposto che la responsabilità del cane è sempre dell'umano che lo porta, non dimentichiamoci guinzaglio, museruola (da indossare sempre dietro richiesta delle autorità competenti) e gli immancabili sacchettini igienici. I posti dedicati non sono una scusa per poter sguinzagliare il cane lasciandolo in piena autonomia, la spiaggia inoltre è un luogo molto eccitante e pieno di distrazioni, quindi non è mai superfluo ricordare di non perderlo mai d'occhio e di non farlo allontanare troppo da noi.

Nel rispetto degli altri si dovrebbe avere sempre la possibilità di potersi muovere con il proprio cane senza impedimento alcuno, in fondo i nostri migliori amici chiedono solo di poter divertirsi con noi. Sempre più regioni stanno prendendo consapevolezza (Toscana in primis) di dover offrire più spazio anche a questo tipo di turismo. Siamo ancora agli inizi di questa presa di coscienza, che forse potrebbe limitare anche il triste fenomeno degli abbandoni estivi...noi, come i nostri cani, la fiducia non la perdiamo!

E se vogliamo dirla tutta, i nostri amici animali non sono i responsabili di questo...

 

 

 

 

 

 

 


 

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